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Manovra, Di Maio: “Sarebbe inutile tirare a campare”. Lega: “Se Tria non ci sta lo cambiamo”

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Giornata cruciale per la Manovra: il documento finanziario che ne fissa le linee sarà oggetto di un vertice di maggioranza oggi pomeriggio a Roma.

Luigi Di Maio, insiste ancora per portare il deficit al 2,4% del Pil. Un livello insostenibile per il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che frena e chiama in causa “l’interesse della nazione”, cercando fino all’ultimo di convincere i colleghi di governo a restare sotto il 2%. Ma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico non sembra intenzionato a mollare la presa: “Non tiriamo a campare, o si fanno scelte coraggiose o non vale la pena continuare” – ha insistito – “Ci sono differenze di vedute che vanno appianate. E’ chiaro che, quando c’è un governo del cambiamento così radicale, ci sia una parte di apparato che rema contro”.

“Se Giovanni Tria non fa più parte del progetto, troveremo un altro ministro dell’Economia”. E’ quanto afferma invece Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, commentando le tensioni all’interno del governo sul tema della Manovra finanziaria. Ma il vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato che “non è in programma alcuna richiesta di dimissioni” di Tria.

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