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Sanremo: Vince Gabbani, poi Mannoia e Meta. Gli ascolti volano

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Nella 67° edizione del Festival di Sanremo presentata da Carlo Conti e Maria De Filippi a trionfare è Francesco Gabbani con “Occidentali’s Karma”. “Ci speravo in un angolino del mio cuore, ma non me lo aspettavo”. Sono le prime parole di Gabbani dopo la vittoria.

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Al secondo posto Fiorella Mannoia con “Che sia benedetta”. L’interprete ha conquistato anche il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla.

Ermal Meta sale sul terzo gradino del podio e vince anche il premio della Critica Mia Martini.

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Ospiti della finale di Sanremo:

I Ladri di Carrozzelle. La band, che è stata fondata 28 anni fa ed è formata da ragazzi con diverse abilità, ha cantato “Stravedo per la vita”. L’esibizione è stata dedicata a Piero Petrullo, un ex componente che pochi giorni fa si è tolto la vita.

Zucchero che si è presentato con “Ci si arrende”, il nuovo singolo tratto da “Black Cat”, il suo album più recente. Poi standing ovation all’Ariston per Sugar che emoziona con un duetto virtuale con Luciano Pavarotti sulle note di Miserere. Carlo Conti ha consegnato a Zucchero, superospite al Festival di Sanremo, il Premio Assomusica Best European Tour.

Diana del Bufalo, Giusy Buscemi e Alessandra Mastronardi sono salite sul palco dell’Ariston per presentare “C’era una volta Studio Uno”, la fiction di Rai1 dedicata al leggendario varietà della Rai.

Maurizio Crozza è all’Ariston e irrompe sul palco nei panni del senatore Razzi, una delle sue maschere cult.

La super bella della finale è Tina Kunakey Di Vita, modella diciannovenne, con mamma e nonni siciliani, fidanzata di Vincent Cassel

Commozione per Rita Pavone, che ha ritirato nel corso dell’ultima puntata del festival, il Premio alla Carriera assegnatole dalla Città di Sanremo. Dopo i ringraziamenti, si è esibita sulle note di ‘Cuore’. Standing ovation anche per lei dopo l’esibizione.

Enrico Montesano che ha presentato un monologo che incrociava ricordi musicali e battute politiche. 

Geppi Cucciari che fa ridere e riflettere quando ricorda Giulio Regeni e quando parla della donna Virginia Raggi.

Grande successo e balli in platea per Alvaro Soler , super ospite che, insieme all’orchestra ha proposto un medley dei suoi successi, “El Mismo Sol”, “Animal” e “Sofia”.

Anche per la finale a Sanremo c’è spazio per gli eroi del quotidiano, carabinieri e poliziotti che parlano della loro attività come ‘passione’. Tra gli esponenti della polizia c’è lo zio del piccolo Samuel, il bambino che nella tragedia di Rigopiano ha perso i genitori, e Carlo Conti gli manda un saluto.

Sul palco dell’Ariston è tempo dei saluti finali. Carlo Conti elenca gli ‘io che’. “Io che Maria e Carlo, Carlo e Maria, io che non posso più fare due passi perché tutti mi chiedono il portachiavi; io che ho capito a cosa servono le caramelle, io che non sono riuscito a convincere Maria a cantare trottolino amoroso e neanche a convincere la scala, ma l’ho convinta a condurre il festival ed è il regalo più grande. E’ come quando a un incrocio si incontra un’amica e si fa un pezzo di strada insieme ed è sempre la parte migliore del viaggio. Io che sono figlio unico, finalmente ho trovato una sorella”.

Risponde Maria: “Grazie, anche per me sei un fratello, ti voglio bene. E voglio ringraziare la Rai: ho scoperto che in un’azienda di Stato lavorano tanti professionisti e con tanta vera professionalità”.

Il Sanremo di Carlo Conti e Maria De Filippi si chiude col botto. La finale è stata vista da una media di 12.022.000 di telespettatori con il 58,4% di share. Il dato migliore per una finale del Festival dal 2002.

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