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M5S, Grassi lascia e passa alla Lega. Furia Di Maio

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Aveva espresso il proprio dissenso sulla posizione del M5s in merito al Mes votando assieme alla Lega contro la risoluzione di maggioranza mercoledì. Oggi il senatore Ugo Grassi ha formalizzato l’addio al Movimento aderendo al gruppo del Carroccio. Immediato il benvenuto da parte di Matteo Salvini: Porte aperte a chi con coerenza, competenza e serietà, ha idee positive per l’Italia e non è succube del Pd. Su riforma ed efficienza della giustizia e rilancio delle università italiane, col senatore Grassi lavoreremo bene”.

Su tutte le furie il capo politico del M5S Luigi Di Maio: “Sapete qual è il colmo? – commenta il ministro – Che queste persone si fanno comprare da Matteo Salvini nelle stesse ore in cui Matteo Salvini, leader della Lega, viene indagato per presunto abuso di ufficio legato al’uso dei voli di Stato quando era ministro. Complimenti per il tempismo”. E, sempre Di Maio, dopo aver parlato di “mercato delle vacche” aggiunge: “Quello che posso dire a queste persone è che il M5s non li rimpiangerà e non ci sarà un solo attivista pronto a mangiarsi i gomiti. Il valore di un essere umano si misura anche da questo, dal prezzo che dà alla propria dignità”.

Il senatore Ugo Grassi ha scritto una lettera in cui ha chiarito la sua decisione di lasciare il M5s e aderire alla Lega: “Il punto è che il mio dissenso non nasce da un mio cambiamento di opinioni – si legge in un passaggio della lettera diffusa dallo staff della Lega – bensì dalla determinazione dei vertici del Movimento di guidare il Paese con la granitica convinzione di essere i depositari del vero e di poter assumere ogni decisione in totale solitudine. Gli effetti di questo modo di procedere sono così gravi ed evidenti (a chi vuol vedere), da non dover neppure essere esposti. Basti l’esempio della gestione dell’ex Ilva per dar conto dell’assenza di una programmazione nella gestione delle crisi”.

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