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Def approvato, Draghi: “9,5 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese italiane”

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Il documento di economia e finanza, è stato approvato all’unanimità. Il governo dà una sforbiciata di crescita del Pil italiano che, si attesterà al 2,4% nel 2023 all’1,8% nel 2024 e all’1,5% nel 2025. Nel Documento non compaiono riferimenti alle spese militari. Disponibili invece 9,5 miliardi di euro per aiuti: 4,5 già stanziati contro il costo delle bollette. Altri 5 miliardi verranno spalmati tra aiuti ai profughi ucraini e alle aziende italiane colpite dal conflitto, contenimento dei prezzi energetici, fondi per la garanzia sul credito e coperture per l’incremento dei prezzi delle opere pubbliche.

Sulle eventuali sanzioni al gas russo, il presidente del Consiglio ha poi dichiarato: “Preferiamo la pace o l’aria condizionata accesa tutta l’estate? Anche senza forniture russe siamo comunque coperti fino a ottobre”. Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese all’interno della cornice europea”, ha sottolineato il premier. ma anche continuare il percorso molto positivo, tutto sommato, del Pnrr e delle riforme. Bisogna mettere il governo” nelle condizioni “di affrontare queste due sfide”, serve “unità, ha detto Draghi.

L’eventualità di un embargo russo su gas e petrolio è stato analizzato nel Def. L’impatto sarebbe diverso, a seconda di come l’Italia riuscirà a diversificare l’approvvigionamento di energia. Se tutto andrà secondo i piani, la riduzione del Pil sarà di 0,8 punti nel 2022 e di 1,1 punti nel 2023. Nell’ipotesi peggiore, la carenza di gas costringerà a razionare le scorte e l’impatto su imprese e famiglie affonderà la crescita di 2,3 punti, portando il Pil reale a +0,6% quest’anno e a +0,7% il prossimo.

E in merito alle sanzioni alla Russia Draghi ha precisato: “Noi andiamo con quello che decide l’Ue. Se ci propongono l’embargo sul gas siamo contenti di seguire la linea. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas può essere scambiato con la pace”.

Tuttavia proprio sull’energia ci sono ancora delle discrepanze. “Ci sarà una proposta Ue che uscirà fra pochi giorni sull’energia”, ha detto Draghi. “Non so se ci sarà sul prezzo del gas, ci sono punti di vista diversi fra noi la Germania e l’Olanda. Continuiamo a discutere, in Consiglio Ue di maggio sarà un punto di conclusione di questo dibattito e ci saranno proposte. Ma non possiamo solo aspettare in sede Ue, la nostra intenzione è andare avanti con provvedimenti ‘nazionali'”.

Il ministro Franco: “Molte imprese stanno soffrendo moltissimo per l’aumento del costo dell’energia”. “Questo ha un impatto enorme sui costi di produzione. Dobbiamo però anche tenere a mente che questo è il picco del costo dell’energia, in futuro difficilmente resterà per periodi molto lunghi a questo livello. Il governo è intervenuto ripetutamente con aiuti alle imprese, vedremo se” andranno “rafforzati”, ha detto Franco.

Poi sui conti italiani: “L’andamento l’anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest’anno è piuttosto buono”. Il governo ha fissato il deficit tendenziale 5,1 e confermato gli obiettivi di finanza pubblica della Nadef del 5,6%.
Mentre sulle accise: “0ggi ricordo che con decreto ministeriale firmato da me e dal ministro Cingolani abbiamo esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito iva, quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio”.

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