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Aperta la 77esima Assemblea Generale dell’Onu, Ucraina al centro del dibattito

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Si è aperta la 77esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Tanti i temi in discussione, ma l’argomento di apertura non poteva non essere la guerra in Ucraina.

Secondo il segretario generale Antonio Guterres “la comunità internazionale non è pronta o disposta ad affrontare le grandi sfide drammatiche della nostra epoca e queste crisi, come la guerra in Ucraina, minacciano il futuro dell’umanità. I progressi sono ostaggio delle tensioni geopolitiche. Il nostro mondo è in pericolo e paralizzato”.

E l’Ucraina vuole approfittare della cassa di risonanza del Palazzo di Vetro. Il vice capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Smyrnov, in un’intervista a ‘Politico’ ha dichiarato che “il governo ucraino vuole utilizzare il palcoscenico della 77esima assemblea generale dell’Onu per sostenere la propria richiesta di un Tribunale speciale contro i crimini di guerra russi, sullo stile di quello di Norimberga alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Una richiesta resa ancora più urgente dalla scoperta di nuove atrocità a Izyum”. A Izyum scoperte fosse comuni e camere delle torture.

Il tutto mentre le autoproclamate repubbliche filorusse stanno per andare al voto. Lugansk e Donetsk hanno indetto referendum per l’annessione alla Russia, al voto dal 23 settembre, e la reazione di Kiev non si è fatta attendere per voce del ministro degli esteri Kuleba che ha twittato: “I ‘falsi referendum’ non cambieranno nulla. Né lo farà alcuna ‘mobilitazione ibirda. La Russia rimane un aggressore che occupa illegalmente e l’Ucraina ha tutto il diritto di liberare i suoi territori e continuerà a farlo qualunque cosa la Russia abbia da dire”.

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