L’Italia pronta ad impegnarsi nella crisi libica
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L’Italia si dice pronta ad assumere un ruolo chiave nella risoluzione della crisi libica, contribuendo al monitoraggio di un eventuale “cessate il fuoco” ed al mantenimento della pace. Questo il succo dell’intervento presso il Consiglio di Sicurezza ONU del rappresentante italiano Sebastiano Cardi.
La linea occidentale di cercare una soluzione politica alla situazione in Libia sembra prevalere, anche se il ministro degli esteri Gentiloni fa sapere che il tempo per trovare tale soluzione “non è infinito, e rischia di scadere presto”.
E mentre in Italia aumentano le paure per possibili sbarchi di terroristi dai barconi di migranti che giornalmente toccano le nostre coste, dopo la scelta del Cairo di bombardare obiettivi jihadisti in Libia, il Qatar ha richiamato il suo ambasciatore in Egitto.
Ieri, il presidente degli Stati Uniti ha però precisato: “L’Occidente non è in guerra con l’Islam. La religione non è responsabile del terrorismo. Noi siamo in guerra contro la violenza dell’Isis”, ha detto Obama.
