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Mihajlovic: “non sottovalutiamo l’Atalanta”

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Torna in campo il Milan di Mihajlovic che insegue la quarta vittoria consecutiva nell’anticipo di domani sera. A Milano arriva l’Atalanta di Edy reja reduce dal tonfo di Bologna di una settimana fa. Il tecnico rossonero, dopo il cambio di modulo, sembra aver trovato la “quadratura del cerchio” con quel 4-3-3 che tanto non piace al presidente Berlusconi più incline alla formazione col trequartista.

Di seguito la conferenza di Sinisa Mihajlovic.

Sul modulo e sulla possibilità di tornare al 4-4-2:Le soluzioni già le avevamo. In quel momento era giusto essere più compatti. Ora giochiamo con il 4-3-3, poi quando avremo gli altri attaccanti, vedremo cosa si potrà fare; Prima dobbiamo recuperare gli attaccanti. Stiamo andando bene con questo sistema di gioco. Per adesso andiamo avanti così”.

Di Alessio Cerci dice: “Sta giocando bene e sta migliorando poco alla volta. Deve trovare continuità durante la settimana, allenarsi sempre e non distrarsi mai. Tutto il resto, poi, viene da solo. Lui è uno dei pochi che sa saltare l’uomo”.

Sulla situazione/condizione di Diego Lopez: “Non lo avevo visto bene, ma lui sa quanto io lo stimi. Lui non ha mai cercato scuse, è stato un uomo. Adesso lui ha tutto il tempo di recuperare e lo aspetto. Senza nulla togliere a Donnarumma. Poi, come tutti farà degli sbagli e farà delle parate. E’ il futuro del Milan e del calcio italiano”

Il Milan vincendo domani sera potrebbe trovarsi vicino alla vetta, cosa ne pensa?: “Non cambia nulla. Non dobbiamo guardare la classifica. Pensiamo a una gara per volta, cercando di conquistare più punti possibili. Un mese fa sembrava tutto finito, ma siamo stati bravi a recuperare. Siamo in un posto in classifica che ci meritiamo. Non abbiamo rubato niente a nessuno, anzi ci mancano dei punti che recupereremo nel corso della stagione. Noi vogliamo arrivare tra i primi 3 anche se sappiamo che non sarà facile perché ci sono squadre forti”

Clima disteso, spogliatoio unito. La squadra ha trovato continuità? : “Bisogna proseguire così. Contro la Lazio abbiamo dimostrato che possiamo giocare bene e divertire. E si può anche soffrire. Se ora non siamo perfetti, non eravamo scarsi prima. Abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro. “

Molto chiaro il punto di vista di Mihajlovic quando gli viene chiesto cosa pensasse e come si stesse rapportando nei confronti di quei giocatori che stanno giocando di meno, dei quali dice : “Quando uno è al Milan, non è obbligato a restarci. Honda ha avuto le sue possibilità. Poi nel calcio funziona così. C’è chi gioca e chi no. Vale per tutti. Nessuno è indispensabile. Non abbiamo Maradona o Messi. Tutti sono importanti e devono sentirsi coinvolti. Bisogna aspettare con pazienza e farsi trovare pronti. So quanto sia difficile questo. Ma funziona così.- prosegue il tecnico-Se giocano meno devono arrabbiarsi con loro stessi“.

In chiusura una battuta sulla cena offerta alla squadra, ritenuta dal serbo un occasione importante per dimostrare l’unione di squadra, ma soprattutto per dare importanza a chi lavora nell’ombra permettendo ai giocatori di andare in campo.

L’ha fatta anche Mancini, chi ha pagato?
“Lui è un po’ tirchio, magari fa alla romana”.

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