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Pellè: dopo il “cucchiaio”, altra figuraccia

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Tre mesi fa, calciando un rigore inguardabile, voleva beffeggiare uno dei più grandi portieri di sempre, oggi con l’impertinenza di chi crede di poterselo permettere, sfotte l’allenatore della Nazionale Italiana.
Parliamo naturalmente di Graziano Pellè, attaccante in forza allo Shandong Luneng, società calcistica cinese fondata nel 1993 che milita nella “Chinese Super League”. Una squadra senza storia, ne identità calcistica quella allenata dal tedesco Felix Magaht e presieduta da Sun Guoyu, che fino a qualche anno fa non militava neanche nella massima serie cinese. Il che lascia intendere le dimensioni di una realtà calcistica, magari in evoluzione, ma che attualmente lungi dall’esser considerata vicina a quella europea.
Con lo Shandong Luneng, Pellè ha totalizzato fin’ ora 4 reti in 9 partite, in linea con la scarsa media realizzativa che ha sempre caratterizzato le stagioni dell’attaccante di San Cesareo. Ad eccezione della parentesi Inglese e di quella Olandese. In quest’ultima in 57 presenze segnò addirittura 50 gol.
Non proprio un passato da bomber di razza quello di Pellè che però ieri sera ci è ricascato nuovamente. Il gesto di stizza e le offese rivolte a Giampiero Ventura, costano caro al giocatore che dopo essere stato cacciato dal ritiro azzurro, in queste ore è in viaggio direzione Jinan-Cina.

IL COMUNICATO DELLA FIGC
“Il Commissario Tecnico Gian Piero Ventura, d’intesa con la FIGC, ha deciso di escludere il calciatore Graziano Pellè dalla lista dei convocati per la gara con la FYR Macedonia in programma domenica 9 ottobre a Skopje, per il comportamento irrispettoso tenuto al momento della sostituzione durante la gara di ieri con la Spagna. Far parte della Nazionale comporta infatti la condivisione di valori e l’assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni di squadra e dei tifosi. Il calciatore farà ritorno oggi nel proprio club di appartenenza”.

Un comportamento inaccettabile, come dichiarato dal team manager azzurro Gabriele Oriali, quello di Pellè che ieri sera si è prontamente scusato con i compagni, con il tecnico e con la Federazione che però ha optato per la decisione più drastica.

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