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Pd, Matteo Renzi: “Offro una soluzione sullʼItalicum”. Per la minoranza il passo avanti ma non basta

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La Direzione Pd vota all’unanimità la relazione del segretario Matteo Renzi su referendum e modifiche all’Italicum. Ancora aperta la divisione con la minoranza che non ha votato. Il premier fa l’ultima offerta alla minoranza PD: “modifiche alla legge elettorale “in tempi certi” ma dopo il referendum”.

La sinistra del partito “accoglie il passo in avanti” ma lo giudica per il momento insufficiente a togliere il proprio “no” al quesito referendario.

“Provo a offrire una soluzione, nel rispetto di tutti. Io ho il compito politico di affrontare il tema del cosiddetto combinato disposto tra riforma costituzionale e legge elettorale”, ha detto il segretario in uno dei passaggi chiave della direzione. “Essendo così importante la riforma costituzionale mio compito è cercare ulteriormente le ragioni di un punto di accordo. Se ognuno immagina di usare la legge elettorale come alibi, lo smontiamo, per non perdere l’occasione della riforma costituzionale”, ha aggiunto.

“Rispettiamo chi cambia idea e vuole votare no nelle urne. Per me la legge elettorale non è un punto dirimente, ma essendo la riforma costituzionale più importante per il Paese il mio compito è trovare le ragioni per un punto d’incontro. Lo faccio non perché penso che la legge elettorale sia un errore”, dice ancora il premier Renzi.

“Propongo una delegazione formata dal vicesegretario del Pd come coordinatore, i capigruppo, il presidente, più un esponente della minoranza: siamo totalmente disponibili a lavorare, chiedo solo che la delegazione senta tutti gli altri partiti, anche i 5 stelle: siamo per utilizzare queste settimane e mesi per togliere tutti gli alibi”, conferma Renzi, come apertura alla minoranza.

“Non basta una proposta di metodo. Non è un alibi quello che tu, Matteo, hai descritto: è una combinazione che non funziona quella del combinato fra questa riforma costituzionale e l’Italicum”. Questa la risposta di Gianni Cuperlo, intervenendo in direzione Pd dopo la relazione del premier-segretario Matteo Renzi, in merito alla discussione e apertura su Italicum e referendum.

“Se un accordo vero sulla legge elettorale non ci dovesse essere, il 4 dicembre non posso votare la riforma che ho votato 3 volte in Parlamento ma Matteo ti dico ‘stai sereno’ perché che se sarà così, un minuto dopo, comunicherò le dimissioni alla presidente della Camera” aggiunge Cuperlo.

L’apertura di Matteo Renzi a modificare l’Italicum e la creazione di una “commissione” preposta all’interno del Pd non bastano a Roberto Speranza, della minoranza dem. “Io fino all’ultimo istante non mi voglio sottrarre a nessun tentativo: si vuole fare un comitato? Bene. Ma serve un’iniziativa Pd e una spinta del governo. La proposta che hai fatto oggi non è sufficiente”, ha detto infatti Speranza in Direzione Pd rivolgendosi a Renzi.

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