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Marines Usa contro Daesh, ma le Hawaii si oppongono al nuovo ‘muslim ban’

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L’amministrazione Trump sta valutando di dispiegare fino a mille soldati in Kuwait come forza di riserva nella lotta a Daesh in Siria e in Iraq. Lo riporta la Reuters, mentre la Cnn parla di un gruppo di Marine già arrivato nel Nord della Siria per sostenere le forze locali che si apprestano a lanciare l’offensiva verso Raqqa.

I marines giunti in Siria – riporta anche il Washington Post – erano già dispiegati nella regione e il loro spostamento dalle navi usa nel golfo persico non aveva bisogno del consenso del presidente Donald Trump o del segretario alla difesa James Mattis ma sia la Casa Bianca che il Pentagono erano informati.

Sulla scrivania dello studio ovale la proposta di concedere ai comandanti sul posto maggiore flessibilità nelle decisioni per rispondere più rapidamente a situazioni impreviste o ad attacchi sul campo.

Sul fronte immigrazione il numero di irregolari arrestati lungo il confine sud degli Stati Uniti è drasticamente diminuito nel corso dell’ultimo mese.

Lo rivela l’agenzia federale che vigila sugli ingressi, secondo cui una possibile causa sarebbe la linea dura adottata dall’amministrazione Trump. Linea però non condivisa da molti stati a partire dalle Hawaii che, come anticipato martedì sera, hanno presentato un’azione legale per bloccare il nuovo bando anti islamico voluto da Donald Trump, diventando così il primo Stato del Paese a fare causa contro l’iniziativa del presidente americano.

Il ricorso è stato presentato in una Corte federale di Honolulu: lo Stato aveva già fatto causa in occasione del primo bando voluto da Trump, ma aveva sospeso l’azione.

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