ART News

Agenzia Stampa per emittenti radiofoniche

Draghi: “il sostegno monetario resta fondamentale”

2 min read

Lo stato di salute dell’economia dell’Eurozona continua a migliorare ma il sostegno della politica monetaria della Bce resta necessario. È questo in sintesi il messaggio ribadito da Mario Draghi, in audizione al Parlamento Eureopo. Secondo il presidente della Bce la ripresa economica nell’area dell’euro – “è sempre più solida”, mentre “i rischi di un peggioramento delle prospettive di crescita sono in ulteriore calo”, come “quelli di deflazione”.

Un quadro di netto miglioramento, ma che non fa venire meno il sostegno della politica monetaria accomodante dell’Eurotower, ha sottolineato tuttavia Draghi. Per questo, ha messo in chiaro, “rimaniamo fermamente convinti che una quantità straordinaria di supporto alla politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l’attuale livello di risorse non utilizzate e perché l’inflazione rientri e si stabilizzi in modo duraturo intorno al 2% nel medio termine”.

 

In prospettiva però, lo scenario di innalzamento dei tassi è soltanto questione di tempo. “Sostenendo il reddito nominale, le nostre misure di politica monetaria stimolano investimenti e consumi, che sono la precondizione perché l’inflazione ritorni a livelli al di sotto, ma vicini, al 2%.

Dal presidente Bce è poi arrivato un invito ai leader della zona euro a pensare al completamento dell’unione economica e monetaria “senza paura di cambiare i trattati se necessario”.
Quanto alla moneta unica Draghi è stato categorico: “L’euro è irrevocabile. Questo dicono i trattati”, ha detto rispondendo alla domanda di un’europarlamentare sui costi ipotetici di un Paese dall’Eurozona.

In fine in replica ai quesiti dei parlamentari, il presidente Bce ha affrontato anche la questione Brexit, spiegando che le banche che intendono ricollocarsi nella zona euro dopo l’addio del Regno Unito alle Ue devono prepararsi “in modo tempestivo”.

Autore