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Azzurri d’oro ai Mondiali di nuoto: Pellegrini da sogno nei 200 sl, Detti trionfa negli 800

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Azzurri sugli scudi ai Mondiali di nuoto. La regina è sempre lei: Federica Pellegrini che nella finale dei 200 metri stile libero, annienta la super campionessa americana Katie Ledecky, considerata la cannibale imbattibile. Fede, fisicamente bellissima ma mostruosa sportivamente parlando, trionfa col tempo di 1’54″73. Un’autentica impresa, un’impresa che ha dell’incredibile. Argento alla Ledecky (1’55″18), bronzo all’australiana Emma McKeon (1’55″18) che rovinò alla Pellegrini l’Olimpiade di Rio, lasciandola quarta per 20 centesimi.

La cronaca di un trionfo meraviglioso. Federica rivince l’oro nei 200 stile libero, la sua gara del cuore, facendo registrare i seguenti tempi nei vari passaggi: 27″22, 56″41, 1’25″91. Insomma, la classica gara perfetta: quarta ai 100, e poi in progressione verso il titolo come a Roma 2009, a Shanghai 2011. Federica Pellegrini: sempre sul podio nei 200 sl da quando esiste, da quando gareggia ai Mondiali, era il 2005. A quasi 29 anni, li compirà il 5 agosto prossimo, l’atleta di Mirano manda in scena una delle più grandi storie dello sport azzurro: prima donna capace di salire sette volte su sette sul podio. Fede peraltro, a sorpresa, rovina il Mondiale della super Ledecky, 20 anni, che mai prima di oggi aveva perso una gara: nè ai Giochi, nè ai Mondiali. Un’impresa da annali, un’impresa storica. Preparata nel silenzio con Matteo Giunta, in altura prima di arrivare in Ungheria.

In tribuna ad applaudire Fede c’era anche Giovanni Malagò, presidente del Coni. A premiare la Pellegrini è proprio il capo dello sport italiano, che la volle portabandiera alle Olimpiadi di Rio 2016. La Fina stravolge pure il protocollo, evento mai successo prima, consentendo a Federica di farsi dare la medaglia più bella dal suo presidente per sempre, mentre dalla tribuna si alza il grido “Fede, Fede” prima dell’inno. Tutto molto emozionante.

Federica Pellegrini: il trionfo e poi l’addio alla gara che l’ha fatta entrare nella storia del nuoto. Al termine, Fede dichiara: “L’importante era andare a medaglia, ma nella vita non si sa mai, questi però sono gli ultimi 200 metri della mia carriera. Farò adesso un percorso agonistico diverso, sono in pace con me stessa. Non me ne sto rendendo conto, non lo so ancora cosa è successo. Neanche io avrei puntato sulla medaglia d’oro”.

Gli azzurri monopolizzano la finale degli 800 metri sl. Dal bronzo nei 400 sl al trionfo negli 800, la gara che viene meglio a Gabriele Detti. Il gemello di Greg, ovvero Gregorio Paltrinieri che voleva vincerla, voleva vincerla su Sun Yang, crollato al quarto posto a 7’48″87 ed invece è tornato sul podio con un passo indietro da argento a bronzo dopo aver lottato per 600 metri in testa. Detti, invece è rimasto sempre terzo dopo i primi 200 metri in testa e negli ultimi 200 ha fatto la sua progressione vincente da una corsia laterale, la sette, e lasciato sfogare Greg che aveva a fianco il duro polacco Wojdak, nato nel ’96, e argento i 7’41″73. Detti trionfa in 7’40″77, record europeo strappato a Paltrinieri che a Kazan aveva nuotato in 7’40″81 e qui è di bronzo in 7’42″44. C’è stato il sorpasso negli 800 tra i gemelli azzurri del mezzofondo.

Dai Mondiali di nuoto ai Mondiali di scherma: un altro trionfo italiano. Gli azzurri del fioretto maschile vincono l’oro nella rassegna iridata di Lipsia. La squadra del ct Andrea Cipressa, composta dal bronzo iridato Daniele Garozzo, da Alessio Foconi, Giorgio Avola e da Andrea Cassarà ha sconfitto in finale gli Stati Uniti col punteggio di 45-41, dopo che nella semifinale aveva battuto la Francia per 45-35. Si tratta della nona medaglia per l’Italia in questo Mondiale. L’Italia chiude la rassegna in testa al medagliere con 9 medaglie: 4 ori, 1 argento, 4 bronzi.

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