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Manovra. Slitta a domani maxiemendamento. Protesta delle opposizioni

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È bagarre in Senato per il rinvio a domani del voto per il maxiemendamento alla manovra. Il testo, che doveva essere presentato oggi, sarà infatti depositato formalmente a Palazzo Madama soltanto sabato alle 14. E la prima chiama nell’Aula del Senato avrà luogo alle 20. Lo ha affermato Loredana De Petris di Leu, presidente del gruppo Misto a Palazzo Madama, al termine della conferenza dei capigruppo. Ad assicurarlo anche il vicepremier Matteo Salvini.

In precedenza era intervenuto anche il premier Conte: “Sul maxiemendamento siamo al rush finale”. Così il presidente del Consiglio in conferenza stampa. “Avrei voluto terminare il negoziato con la Ue prima, però un negoziato dipende da due parti. Ci rendiamo conto che abbiamo creato nostro malgrado un rallentamento dei lavori parlamentari. Confidiamo che nella giornata di domani la Manovra al Senato possa essere approvata”, aveva aggiunto.

La decisione però non è stata presa bene dalle opposizioni. Si sono alzati infatti fischi e tumulti quando la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha annunciato ufficialmente lo slittamento dell’arrivo formale del maxi-emendamento a Palazzo Madama. La discussione sul “maxi”, che sarà depositato soltanto sabato alle 14, avverrà alle 16, dopo la pronuncia del presidente sull’ammissibilità dell’emendamento stesso.

Solo dopo il voto del senato ci potrà essere il secondo passaggio alla Camera per il vara definitivo. Il presidente di Montecitorio Roberto Fico ha già convocato i deputati per il 27 e 28 dicembre.

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