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Violenze al Beccaria di Milano, ripreso il pestaggio a un detenuto di 15 anni

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Un pestaggio su un detenuto di 15 anni. È quanto ripreso dalle telecamere del carcere minorile Beccaria di Milano dove da marzo si indaga su questo e altri episodi di violenza. Quanto avvenuto viene raccontato in un’annotazione datata 15 marzo e redatta dal Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria, ora agli atti dell’inchiesta della Procura di Milano nell’ambito delle indagini su presunte torture e maltrattamenti. Con questa accusa, appena una settimana fa sono stati portati in carcere 13 agenti e sospesi altri otto colleghi.

L’episodio risale all’8 marzo. Il minore vittima della violenza è un 15enne che in precedenza si era procurato dei tagli “sulle braccia” e che sarebbe stato prima “condotto fuori dalla cella” da quattro agenti e poi trascinato per le scale, “tirandolo anche dal braccio sanguinante”. Due degli agenti, poi, stando alle imputazioni, lo avrebbero spinto “contro il muro” e colpito “ripetutamente alla testa e al torace”. Nell’annotazione, depositata agli atti dell’inchiesta, vengono ricostruite le fasi delle presunte violenze e si legge che i quattro agenti erano “in abiti civili”.

Intanto davanti al gip di Milano Stefania Donadeo si è presentato per l’interrogatorio di garanzia l’ex comandante della Polizia penitenziaria nel carcere minorile Beccaria, Francesco Ferone. L’uomo, accusato di aver falsificato le relazioni per coprire le violenze dei colleghi, ha parlato per quasi due ore. Dopo gli interrogatori della scorsa settimana dei 13 poliziotti arrestati, nelle scorse ore sono stati interrogati quattro degli otto agenti sospesi. In tre hanno risposto alle domande del giudice, mentre uno si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attesi all’interrogatorio altri quattro agenti.

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