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Da aprile 2019 partirà il reddito di cittadinanza

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A decorrere dal mese di aprile 2019 sarà istituito il reddito di cittadinanza e il sostegno decorrerà dal mese successivo a quello della richiesta. Lo prevede una bozza della misura, nella quale è compresa anche l’istituzione della pensione di cittadinanza. Si potrà beneficiare del nuovo sostegno al reddito per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e rinnovabile, previa sospensione dell’erogazione per 30 giorni.

A fronte di circa 1,8 milioni di famiglie che vivono sotto la soglia di povertà, la platea con i requisiti per accedere a reddito e pensione di cittadinanza sarebbe di oltre 1 milione e 375mila nuclei familiari, compresi quelli di stranieri residenti da almeno 5 anni e in possesso di regolare permesso di soggiorno.

I calcoli sono stati fatti partendo dalle dichiarazioni sostitutive uniche ai fini Isee relativi al 2017. I costi si attestano a 6,1 miliardi nel 2019 (tenendo conto della partenza ad aprile e considerando una adesione al 90%), che salgono a 7,8 miliardi nel 2020, a circa 8 miliardi nel 2021 per poi stabilizzarsi a 7,8 miliardi dal 2022.

La pensione di cittadinanza invece sarà erogata solo a chi ha più di 65 anni e appartiene ad un nucleo familiare tutto over 65 con un valore Isee sotto i 9.360 euro. Nel caso dei pensionati, il supporto massimo è sempre di 780 euro al mese suddiviso in una integrazione al reddito fino a 7.560 euro l’anno (630 euro al mese) e una integrazione per l’affitto o per il mutuo che si ferma a 1.800 euro l’anno (150 euro al mese).

Tutti i componenti della famiglia in età lavorativa dovranno rispettare gli obblighi connessi alla fruizione del reddito di cittadinanza, che prevede due percorsi possibili, ossia il “Patto di inclusione sociale” o il “Patto per il lavoro”, salvo chi ha compiti di cura di bimbi piccoli (entro i 3 anni) o disabili.

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