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La Nato compie 70 anni, tra tensioni e minacce. Conte sul Mes: “non firmo in bianco”

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I leader della Nato hanno adottato una dichiarazione congiunta al vertice di Londra in cui si afferma: “fino a che lavoriamo insieme per prevenire i conflitti e preservare la pace, la Nato rimane la base per la nostra difesa collettiva e il forum essenziale per le consultazioni e le decisioni di sicurezza tra gli alleati”. I 29 poi “riaffermano il legame transatlantico duraturo tra Europa e Nord America, l’ aderenza agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite e l’impegno solenne sancito dall’articolo 5 del Trattato di Washington, secondo cui, un attacco contro un Alleato deve essere considerato un attacco contro tutti”.

Da Londra, ha parlato anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che non esclude un rinvio del Mes: “Io non ho firmato ancora nulla, tantomeno una cambiale in bianco. E sino a quando non si appone una firma ci sono sempre margini per migliorare un Trattato” ha detto. Il premier ha invitato poi a “evitare la fanfara propagandistica” sulla questione, che ha il solo effetto di far salire lo spread.

Nella trattativa, ha detto ancora Conte, “ci siamo battuti perché la valutazione del debito non fosse automatica”, e comunque “l’Italia ha un debito sostenibile e il Mes si attiva su base volontaria”. Il veto potrà essere però deciso solo dal Parlamento, dove “Di Maio dice che il M5s è l’ago della bilancia: è giusto, sottoscrivo. Io credo che la loro volontà sarà assolutamente rispettata, ma anche quella delle altre forze politiche. Per andare avanti serve l’accordo tra tutte le forze che sostengono il governo”.

Nel frattempo però il presidente dell’Eurogruppo, il portoghese Mario Centeno, chiude la porta all’Italia su possibili modifiche alla riforma del trattato sul  Meccanismo Europeo di Stabilità. “Non vediamo ragione per cambiare testo”, ha detto Centeno. L’accordo politico, ha detto, è già stato raggiunto mentre i Paesi stanno ora lavorando solo su alcuni dettagli tecnici. La firma – ha spiegato – è attesa per l’inizio del 2020. Affermazioni, quelle del ministro dell’Economia portoghese, che cancellano in un colpo solo le richieste del capo politico M5s Luigi Di Maio. Il quale anche oggi ha insistito su Facebook sulla necessità di un rinvio

Poi un passaggio di Conte  sulla prescrizione: “Stiamo lavorando a un compromesso. La prescrizione col primo grado di giudizio è una soluzione assolutamente sostenibile ma sicuramente va corredata con misure di garanzia che assicurino la ragionevole durata del processo”. E anche se la riforma della prescrizione entra in vigore tra un mese, “c’è un arco di almeno un paio di anni” per fare entrare in vigore misure che garantiscano una durata ragionevole del processo.

Quindi sul 5G e sul presunto accordo con Donald Trump: “Ieri con Trump non abbiamo parlato di questo, ieri abbiamo avuto occasione di soffermarci anche durante il ricevimento e parlare di molte cose, ma non abbiamo trattato questo tema”, ha detto il presidente del Consiglio Conte, riferendosi alle parole del presidente Usa secondo cui l’Italia sarebbe pronta a rinunciare al 5G cinese. “L’Italia si è dotata di una struttura normativa particolarmente avanzata – ha detto – Non mi risulta che in Europa ci sia un ordinamento più efficace di quello che governa le nostre azioni. Di fronte alla richiesta di qualsiasi operatore, abbiamo strutture che vaglieranno le singole richieste e queste ci attendiamo”.

Secondo trascrizioni delle dichiarazioni di Trump, trasmesse dalla Casa Bianca invece, il Presidente Usa avrebbe detto: il 5G cinese “E’ un pericolo per la sicurezza. Ho parlato all’Italia e sembra che non andranno avanti”. “Abbiamo parlato ad altri Paesi, non andranno avanti. Tutti coloro con cui ho parlato non andranno avanti, ma con quanti Paesi posso parlare? Al mondo intero? È un rischio per la sicurezza secondo me, secondo noi”. Questo quanto avrebbe dichiarato Trump.

Donald Trump ha poi attaccato il premier canadese Justin Trudeau, protagonista del siparietto di Buckingham Palace in cui alcuni leader alleati sono sembrati prenderlo in giro. Ha “una doppia faccia”, ha tagliato corto il presidente Usa che poi, ha cancellato la conferenza stampa.Il premier italiano Conte ha poi incontrato il suo omonimo britannico  Boris Johnson. Sul tavolo, informa palazzo Chigi, i temi legati al futuro dell’Alleanza e la situazione nel Mediterraneo. L’incontro è durato circa 25 minuti.

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