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Voglia di vacanza: gli italiani ci sperano, la Bonaccorsi apre uno spiraglio e gli esperti lo richiudono

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Diciamoci la verità, tra le domande che molti italiani si stanno facendo in questi giorni via via che i contagi da coronavirus diminuiscono e con il governo che allenta il lockdown in vista della ‘fase 2’, complici anche le belle giornate e il caldo che si sta facendo strada, c’è n’è una in particolare: ce la faremo ad andare al mare questa estate?

Lorenza Bonaccorsi, sottosegretaria alla Cultura, apre uno spiraglio di ottimismo nei cuori tricolori: “Andremo al mare quest’estate. Stiamo lavorando per far sì che possa essere così”.

Parole che fanno esultare gli italiani, ma che colgono di sorpresa il sindacato balneari di Confcommercio: “Serve un’ordinanza nazionale del ministero della Salute che stabilisca modalità uniche per gli stabilimenti di tutto il territorio, concordate con le organizzazioni di categoria”.

Bonaccorsi però non molla e rassicura: “ci stiamo lavorando dal punto di vista degli atti amministrativi necessari per gli stabilimenti, immaginando una serie di normative prese con il comitato tecnico scientifico che contemplano l’ipotesi di un distanziamento”.

Per Antonio Capacchione, presidente del sindacato balneari: “Le soluzioni si possono trovare: dal distanziamento degli ombrelloni alla sanificazione delle attrezzature alla certificazione medica, ma ora è prematuro perché dobbiamo dare tempo agli scienziati di conoscere le dinamiche della malattia”.

Meno ottimisti gli esperti. “Pensare di programmare vacanze al mare quest’estate al momento è una possibilità da dimenticare”, dice senza mezzi termini Mario Schiavina, già direttore dell’Unità operative di Pneumologia e Terapia intensiva respiratoria del Policlino Sant’Orsola di Bologna. “Questo virus ha una contagiosità eccezionale. Anche quando ci saranno zero positivi e zero morti occorrerà sempre un grandissimo controllo perché tutto può ancora essere sotto traccia ed esplodere alla prima sciocchezza, come assembramenti o avvicinamenti di persone”.

Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, è cauta: “Aspettate a prenotare le vacanze estive, nessuno al momento può fare previsioni affidabili”.

Intanto Liguria e Abruzzo si attivano per la manutenzione delle spiagge: a Pasquetta i governatori Giovanni Toti e Marco Marsilio hanno infatti firmato ordinanze ad hoc per permettere, a partire dal 14 aprile, lo svolgimento dei lavori di manutenzione degli stabilimenti balneari, pur con tutte le sicurezze del caso, e per il mantenimento e la coltivazione degli orti. L’ordinanza della Liguria in particolare estende la riapertura alle attività di manutenzione straordinaria degli stabilimenti balneari, i piccoli lavori di manutenzione edile privata e pubblica e le attività dei cantieri nautici propedeutiche alla consegna. Le darsene potranno svolgere i controlli ai natanti. Sarà possibile fare manutenzione a campi di calcio e da golf, compiere i ripascimenti delle spiagge.

Anche Emilia Romagna e Veneto hanno autorizzato i lavori di manutenzione negli stabilimenti balneari sulle coste di loro competenza. Tali attività rientrano comunque tra quelle autorizzate dal Dpcm del 10 aprile scorso: ”Per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di polizia e sanificazione” (articolo 2 comma 12). Rimane in attesa di un chiarimento da parte dei ministri competenti se l’accesso alle strutture sia esteso anche alle aree pertinenziali (le spiagge).

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