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Europa League, il Milan ai gironi di rigore: Rio Ave battuto dopo una maratona di tiri dal dischetto

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Una cosa del genere in tema di lotteria dei calci di rigori si era vista raramente. Infatti, al Milan sono serviti ben 24 tiri dal dischetto per centrare la qualificazione ai gironi di Europa League. Una serie interminabile durante la quale i rossoneri sono stati più volte sul punto di capitolare e quindi uscire dall’ex Coppa Uefa. Ma il fato è stato col Diavolo, a cominciare dal 2-2 raggiunto dalla squadra di Pioli solo all’ultimo secondo dei tempi supplementari e sempre su calcio di rigore. I tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-1 e all’inizio degli overtime il Rio Ave era addirittura passato in vantaggio.

Una sfida intensa, al cardiopalma, finita dunque nel modo più amaro per i portoghesi. Il Rio Ave, in questo match disputato tra le mura amiche ma senza pubblico, aveva visto a un passo la qualificazione e dunque l’impresa. Il fortunato Milan ha avuto soltanto il merito di non mollare fino all’ultimo secondo degli overtime. L’ingenuità di Borevkovic (uno stupido fallo di mano) e il conseguente penalty trasformato da Calhanoglu, hanno dato vita a un’appendice con tiri dagli undici metri ricca di colpi di scena.

Una lotteria da pazzi. Non è bastata la prima serie di 5 rigoristi per emettere un verdetto.  E nemmeno la seconda serie con gli stessi portieri protagonisti dal dischetto. Si è andati addirittura al terzo turno con al tiro gli stessi giocatori che avevano già provveduto a calciare un primo penalty. Alla fine Gigio Donnarumma ha neutralizzato il rigore decisivo calciato da Santos, e il Milan ha potuto festeggiare.

Le serie dei calci di rigore. I primi 14 sono stati realizzati da entrambe le squadre, i restanti 10 con un’alternanza quasi rara: errore-errore, gol-gol fino a quello fatale di Santos con la parata di Donnarumma. Il Rio Ave ha avuto tre match-point dopo altrettanti rigori falliti dal Milan, ma non ha saputo chiudere il conto per colpa di altrettanti errori.

La gara. Pioli senza Ibrahimovic e Rebic, lancia il giovane figlio d’arte Daniel Maldini come punta centrale. Primo tempo bloccato, anche se è il Milan a fare la partita. Ma sul taccuino, due sole conclusioni pericolose: entrambe dalla distanza con Calhanoglu e Hernandez. Tanta densità a centrocampo, ritmi lenti e un vento forte che ha condizionato la gara. Nella ripresa, i rossoneri sono partiti con un piglio diverso, decisi ad imprimere alla sfida la svolta decisiva.

Secondo tempo e supplementari. Al 51′ arriva la rete del vantaggio milanista grazie a bel tiro rasoterra di Saelemaekers. Ma proprio quando il match sembra indirizzato, al 72′ ecco il gol del pareggio portoghese segnato dal nuovo entrato Geraldes. All’inizio del primo overtime il Milan si fa trovare impreparato subendo dopo soli 20 secondi il 2-1 firmato Gelson Dola che con il sinistro fulmina Donnarumma. Come detto, all’ultimo respiro il 2-2 rossonero e l’infinita serie di rigori che ha sorriso al Milan.

 

 

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