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Esecutivo Conte alle corde: Tabacci invita a lasciare in vista dello scoglio Giustizia

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Situazione difficile per l’esecutivo Conte. La ricerca di nuovi appoggi per la maggioranza in Senato non registra alcun passo avanti. Il senatore di Centro Democratico Bruno Tabacci ha invitato il premier a lasciare, per far spazio ad un nuovo esecutivo o alle elezioni. “Ho fatto quello che potevo ma i numeri restano incerti e a questo Paese non serve una maggioranza raccogliticcia. A Conte ho suggerito un gesto di chiarezza: dimettersi per formare un nuovo governo. E se non ci riesce, si va al voto. Per vincere”, ha dichiarato in una intervista a Repubblica.

Intanto i vertici Dem ribadiscono il no al rientro di Iv nella maggioranza, ma aumentano i parlamentari Pd che non sono disposti a sacrificarsi per Conte, visto che proprio lui, non sembra disposto alle dimissioni e al reincarico per un Conte ter. Difficile l’arrivo in tempi stretti di nuovi “volenterosi”. Uno stallo che potrebbe saltare mercoledì sulla relazione del ministro della Giustizia Bonafede alle Camere. Proprio su questo tema, il governo rischia la bocciatura, tanto che si ipotizza uno slittamento a giovedì per guadagnare tempo.

L’Udc Casini ritiene improbabile la fiducia. Ascolterò Bonafede “con attenzione, ma escludo di poter votare a favore. Sulla giustizia l’esecutivo non si è mosso. Aspettiamo ancora la Commissione tecnica sulla prescrizione che aveva promesso il presidente Conte, per non parlare delle intercettazioni i cui abusi continuano a piene mani e della vicenda non chiarita della rivolta nelle carceri. No, per quanto mi sforzi di essere generoso non potrò certo votare a favore”, ha dichiarato il senatore su Qn.

Boccia: “dialogo aperto con Renzi, ma no al ricatto”. “Noi ci siamo sempre stati, Renzi lo sa. Possiamo confrontarci in qualsiasi momento, il problema ènon farlo con un ricatto, questo non è accettabile”, ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali rispondendo a SkyTg24 su un’apertura al leader di Italia Viva. “Siamo in Parlamento, dove si può sempre trovare una soluzione” ha aggiunto Boccia sottolineando che però, da parte di Iv, serve “un passo indietro”. “E io non vedo passi indietro” ha concluso Boccia.

Il pentastellato Aldo Penna, chiarisce i due obiettivi fondamentali del governo: “Mettere in sicurezza il Recovery plan sotto la regia del presidente Conte, che ne è stato l’artefice, e la prossima elezione del Presidente della Repubblica: questo deve essere l’obiettivo minimo dei costruttori di futuro della nostra Repubblica, cui appartengono i parlamentari della maggioranza da poco svanita e allo stesso tempo tutti i parlamentari che hanno a cuore le conquiste di civilta’ di questo Paese, che potrebbero essere in pericolo da una ipotetica vittoria della destra sovranista e oscurantista. Dopo l’elezione del Presidente e l’avvio del Recovery, se le forze politiche non riusciranno a trovare una sintesi legittima, allora sarà il momento di rivolgersi al popolo sovrano”.

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