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Afghanistan, l’Ue si spacca sull’accoglienza delle persone in fuga. Gentiloni: “Accogliere anche senza unanimità”

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L’Ue si spacca, come da anni ormai sul tema  migranti, riguardo la volontà o meno di accogliere le persone in fuga dall’Afghanistan. Da una parte c’è il blocco sovranista, guidato dal premier ungherese Viktor Orban, che ha già specificato di voler proteggere “l’Ungheria dalla crisi dei migranti”. Una posizione sposata anche dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz che chiede a Bruxelles di “proteggere le frontiere esterne e combattere la migrazione illegale ed i trafficanti di esseri umani”. “Gli eventi in Afghanistan sono drammatici” ha detto Kurz mettendo in guardia dal commettere gli stessi errori del 2015. Diverso l’atteggiamento di altri Stati, come la  Spagna e la Germania che stanno già accogliendo centinaia di cittadini afghani e valutando i modi di  continuare le evacuazioni  anche dopo la fine del ponte aereo da Kabul, previsto il 31 agosto. “Niente alibi se si vuole dare una mano sui rifugiati e sull’accoglienza” è la linea del commissario Ue Paolo Gentiloni che all’Ue dice: “Bisogna accogliere i profughi anche senza unanimità”.

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