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Banchi a rotelle bocciati: inutilizzati nel 70% dei casi. Nessun cambiamento nella didattica e nella sicurezza

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Sono stati il simbolo della didattica post pandemia, e c’erano dubbi sul loro utilizzo. Ed alla fine, anche la statistica dà ragione agli scettici dei banchi a rotelle, che nelle intenzioni dell’allora ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina avrebbero dovuto contenere il contagio una volta rientrati in classe.

In un sondaggio di Tecnica della Scuola, nel 70% dei casi i nuovi banchi non sono stai adoperati per nulla, nel 2% sono stati dedicati alla didattica ordinaria mentre nell’1% dei casi sono stati adoperati nei laboratori scolastici. In pratica, le 400mila sedute non hanno incisio nè sulla didattica nè sulla sicurezza.

La bocciatura arriva anche dai professori, che non hanno visto un’innovazione nella didattica: in pratica le lezioni ed il metodo di insegnamento sono rimasti gli stessi, con gli alunni che guardano verso la cattedra. Inoltre, il 77,7% degli intervistati (campione di 1081 persone, con un’alta percentuale di insegnanti e dirigenti scolastici, ed a seguire di studenti), ha confermato che il banco a rotelle non avrebbe potuto garantire, ed in certi casi non ha garantito, la distanza di sicurezza.

Perplessità poco dopo l’annuncio della nascita, confermate anche da chi il banco a rotelle lo ha vissuto, sia come studente che come insegnante. Un segno che, forse, la loro vita scolastica è arrivata al capolinea.

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