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Conflitto russo-ucraino, Kiev attacca il Ponte di Crimea. Putin: “Terrorismo”. E la Nato condanna il mancato accordo sul grano

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Nel 509esimo giorno della guerra in Ucraina le truppe di Kiev hanno attaccato con i droni il Ponte di Crimea. L’operazione, avvenuta nella notte del 17 luglio alle 3:05, ha portato alla morte di almeno due persone. Un attacco che è stato commentato duramente dal presidente russo Vladimir Putin, il quale ha annunciato una “risposta adeguata”.

A confermare la paternità dell’attacco è stato il portavoce dell’Sbu, Artem Dekhtyarenko, che ha affermato come “tutti i dettagli dell’incidente saranno rivelati dopo la vittoria dell’Ucraina sulla Russia”. E ha aggiunto: “Nel frattempo osserviamo con interesse come uno dei simboli del regime di Putin non sia riuscito ancora una volta a resistere agli attacchi”. Parole ricche di sarcasmo che non sono piaciute al numero del Cremlino, tanto da definire l’azione un “attacco terroristico insensato”. Putin ha chiesto all’Fsb, il servizio di sicurezza federale, di “indagare in dettaglio su quanto accaduto” e rafforzare la sicurezza. Inoltre ha affermato che Mosca “ovviamente risponderà all’attacco terroristico del regime di Kiev”

Intanto la NATO ha condannato duramente lo stop all’accordo sul grano, spiegando che colpisce milioni di persone. “Condanno la decisione unilaterale della Russia di ritirarsi dall’Iniziativa del grano del Mar Nero, nonostante gli sforzi del nostro alleato Turchia e dell’Onu” scrive su Twitter il segretario generale Jens Stoltenberg. Per il segretario di stato americano Antony Blinken “La Russia strumentalizza il cibo e lo usa come arma contro Kiev privandone persone bisognose. È un atto inconcepibile”.

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