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Corsa al Colle, il centrodestra ufficializza la candidatura di Silvio Berlusconi

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Ora è ufficiale: il centrodestra candida Silvio Berlusconi al Colle. Una decisione arrivata all’unanimità dopo un vertice di coalizione a Villa Grande a Roma. Nella nota congiunta si legge che i leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia “hanno convenuto  che sia la figura adatta a ricoprire in questo frangente difficile l’alta carica con l’autorevolezza e l’esperienza che il Paese merita e che gli italiani si attendono. Gli chiedono pertanto di sciogliere in senso favorevole la riserva fin qui mantenuta”. Proprio con questo obiettivo “lavoreranno per trovare le più ampie convergenze in Parlamento e chiedono altresì ai Presidenti di Camera e Senato di assumere tutte le iniziative atte a garantire per tutti i 1009 grandi elettori l’esercizio del diritto costituzionale al voto”.

Numeri alla mano, il centrodestra non può eleggere da solo il presidente della Repubblica. E’ necessario, dunque, che Berlusconi raccolga consensi tra le altre forze politiche. Difficile che accada dato che sul nome del Cavaliere il campo progressista si rifiuta di mediare. Anzi.

Fonti del Nazareno fanno filtrare “delusione e, in egual misura, preoccupazione per le conseguenze che una decisione di questo tipo può comportare”. Il segretario del Pd Enrico Letta ribadisce che “il candidato deve essere unitario e non divisivo. Non deve essere un capo politico, ma una figura istituzionale”.

Chiusura totale dal fronte 5 stelle.
  Il vicepresidente Mario Turco ha fatto sapere all’Adnkronos che per i pentastellati “le convergenze sulla figura di Berlusconi non sono possibili”. “Oggi  – ha aggiunto – è necessario mettere da parte le bandiere di partito, tutte le forze politiche devono convergere su una figura che possa rappresentare gli italiani e il Paese. Il toto nomi lo lasciamo da parte, dobbiamo dialogare sul metodo. Se il metodo è convergere su Berlusconi allora noi non ci saremo”.

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