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Elezioni 2022, rush finale per la presentazione delle liste. Scontro sul confronto elettorale in tv

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Tra rinunce e malumori è rush finale per presentare le liste in vista delle elezioni politiche del 25 settembre: la scadenza è fissata per domani alle 20. In alto mare il centrodestra: ultime limature per le liste di Forza Italia. I vertici del partito sono chiusi in ‘conclave’ per provare a uscire dal complicatissimo risiko delle candidature. Nel partito di Silvio Berlusconi monta la polemica per lo spostamento della presidente del Senato Elisabetta Casellati dai collegi uninominali in Veneto a quelli in Basilicata.

Nel frattempo, sempre nella regione lucana, ha rinunciato alla sua candidatura Raffaele La Regina, ex capolista del Partito Democratico, dopo la bufera intorno ai suoi tweet contro lo Stato di Israele. Al suo posto i dem indicano Amendola, che lascia il collegio Campania a Filippo Sensi. Il centrodestra attacca il Pd per quello che definisce “un altro caso di antisemitismo”. Critico anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Che tristezza la sinistra mettere in dubbio Israele”. Sempre in Basilicata, altro scossone tra i dem con entrambi i  fratelli Pittella che hanno lasciato il Pd  per aderire al Terzo polo.

Intanto Giuseppe Conte non esclude la possibilità, un domani, di un governo M5s-Pd: “Però  – specifica il leader pentastellato – dico al Partito democratico e ai nostri elettori che le delusioni maturate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti”. Nelle Marche Italexit ha candidato Stefano Puzzer, diventato simbolo della battaglia contro il Green pass, al collegio uninominale della Camera di Pesaro.Mentre Giulio Tremonti conferma che correrà con FdI.

Continua a dividere le forze politiche il confronto elettorale in tv. Dopo il pressing di ieri di Matteo Renzi e Carlo Calenda ad avere gli stessi spazi degli altri partiti, il direttore del Tg de La7 Enrico Mentana si fa avanti e propone un confronto tra i quattro poli negli studi de La7. “Io ci sono” dice il  leader della Lega Matteo Salvini. Accetta l’invito di Mentana anche Giuseppe Conte che sull’accordo in tv tra Letta e Meloni “in prima serata in Rai, servizio pubblico. Come fossero le uniche due alternative per il Paese il 25 settembre” commenta: “Questo accordo è stato evidentemente portato avanti escludendo le altre forze politiche fra cui la mia, il Movimento 5 Stelle, che è numericamente il secondo gruppo del Parlamento.Protesta  il segretario nazionale di Noi Di Centro Clemente Mastella che chiede “parità di accesso in tv o – minaccia – lo sciopero della fame”.

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