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Emergenza gas: l’UE presenta una bozza sul risparmio energetico

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L’emergenza gas si fa sempre più importante e le notizie che arrivano dalla Russia sono poco confortanti. Se nei giorni scorsi Gazprom aveva allertato l’Europa sulla possibile chiusura del gasdotto, adesso l’Ue prova a correre ai ripari e chiede agli Stati membri di ridurre il consumo di gas invitando i governi a dare incentivi per questo obiettivo. Come? Utilizzando i fondi del Repower e del Next Generation Ue. Lo prevede la bozza iniziale del Piano per la riduzione della domanda di gas che la Commissione presenterà il 20 luglio. L’obiettivo del Piano è ridurre di un terzo l’impatto dello stop totale al gas russo.

Cosa accadrà. Durante il prossimo inverno, dunque tra ottobre 2022 e marzo 2023, si possono ottenere risparmi utilizzando fonti di calore alternative per il riscaldamento. Non solo, l’Ue punta a “campagne di risparmio di gas mirate alle famiglie per l’abbassamento del termostato di un grado, ma anche imponendo, laddove tecnicamente fattibile e applicabile, la riduzione del riscaldamento di edifici pubblici, uffici, edifici commerciali a 19 gradi”. E’ quanto si legge nelle specifiche della bozza iniziale del Piano “Risparmiare gas per un inverno sicuro”.

A questo punto si parla di numeri. Secondo la bozza, con la riduzione della domanda l’impatto dello stop del gas russo calerebbe, appunto, di un terzo. Alcune simulazioni indicano che la carenza di gas in caso di interruzione totale dalla Russia, a partire da luglio, porterebbe a un tasso di riempimento degli stock probabilmente inferiore all’obiettivo dell’80% stabilito per novembre dal nuovo regolamento Ue sugli stoccaggi. Le questioni relative alla guerra russo-ucraina saranno decisive per il futuro. Per il momento l’Unione Europea pensa a come difendersi. Puntando sulla collaborazione dei governi.

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