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Festa della Repubblica: contro il Governo scendono in piazza a Roma, il centrodestra e i gilet arancioni

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A Roma nel giorno della festa della Repubblica, è sceso in piazza contro il Governo il centrodestra, con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, con l’obiettivo di dare voce – è questo lo slogan dell’iniziativa – “all’Italia che non si arrende”. A Via del Corso a Roma, i manifestanti si sono radunati senza rispetto delle regole del distanziamento sociale.

Il leader leghista Salvini, non si è fatto problemi a togliersi la mascherina per fare i selfie con i suoi sostenitori: “domani cadono i muri fra città, fra province e fra Regioni. Gli italiani si riscoprono più uniti che mai. La ricetta della Lega e di tutto il centrodestra, è ‘burocrazia zero’. Gru, cantieri, strade, autostrade, scuole, ospedali da sistemare, azzerando tutte le regole, tutti i vincoli che, renderebbero impossibile rilanciare questo Paese. Quindi burocazia zero e taglio delle tasse sono due ricette della Lega per ricostruire questo splendido Paese”.

Giorgia Meloni: “Sono felicissima che con questa manifestazione la sinistra abbia scoperto che il 2 Giugno è anche la nostra festa e abbiamo il diritto di manifestare anche noi in sicurezza. Stiamo facendo del nostro meglio per metterla in sicurezza ma vi segnalo che anche quando hanno fatto la manifestazione del 25 Aprile non era in sicurezza”. Così la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Per noi c’è sempre una buona scusa per non manifestare mai. Ma il centrodestra esiste e farà le sue manifestazioni”.

Antonio Tajani: “Noi abbiamo risposto positivamente all’appello del capo dello Stato, per lavorare nell’interesse dell’Italia. Noi vogliamo dar voce a tutti gli italiani che soffrono, a quelli che sono ancora negli ospedali, ma vogliamo anche dare voce agli italiani che lavorano e che non riescono magri a riaprire le loro aziende. Vi sono imprenditori, commercianti, agricoltori, liberi professionisti, partite iva, lavoratori in cassa integrazione che non ricevono i soldi. Dobbiamo utilizzare tutti quelli che avremo con un gran progetto che, dovrà essere poi scritto in parlamento, non solo dalla maggioranza ma con la partecipazione dell’ opposizione, per rilanciare l’economia di questo Paese”.

E in piazza a Roma anche i negazionisti del virus alias i gilet arancioni: “Gli esperti internazionali dicono che questa pandemia è una boiata”, ha affermato in piazza del Popolo l’ex generale Antonio Pappalardo, leader della protesta. “Prendo a schiaffi chi vuole mettermi la mascherina”, ha aggiunto Pappalardo che poi si adira perchè a suo dire, Matteo Salvini, gli avrebbe rubato un’intervista.

“Nicola Porro mi ha chiamato per un’intervista, ma è arrivata la telefonata di Matteo Salvini che mi ha rubato l’intervista. E’ un furto, Salvini non pensi di poter fare quello che vuole. Non ci ferma nessuno”, dice Pappalardo, costretto a fare i conti con un sistema di amplificazione che fa le bizze: “Non abbiamo i soldi che hanno gli altri!”. “Temevano che saremmo venuti in piazza per fare cagnara, siamo venuti qui per votare”, aggiunge Pappalardo.

“A Milano -prosegue Pappalardo – hanno detto che i lombardi in piazza non avevano le mascherine. E io ho detto ‘si vogliono bene’. E’ importante ristabilire il rapporto umano, abbracciamo tutti. Mi posso prendere il coronavirus? E vediamo, a quanto pare il virus ha paura di me e non mi attacca”.

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