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Francia nel caos, manomessa rete elettrica: 90mila case senza luce

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Francia sempre più in ginocchio a causa dello sciopero dei trasporti contro la riforma delle pensioni, giunto al tredicesimo. In giornata, circa 90mila case sono rimaste senza luce a causa di azioni volontarie commesse da esponenti del sindacato CGT nella rete elettrica di Lione e della regione della Gironda (RTE). La direzione del gestore della rete ha denunciato “atti ostili” legati al “movimento sociale” contro la riforma delle pensioni. Anzioni che subito dopo sono state rivendicate dalla CGT della RTE.

Intorno a Parigi intanto si registrano lunghissime code e rallentamenti. In totale 300 chilometri di ingorghi nei pressi della capitale, meno comunque rispetto a ieri quando gli incolonnamenti sono arrivati fino a 600 chilometri. Il premier Edouard Philippe ha convocato i sindacati per domani.

Non solo un Paese paralizzato a una settimana dal Natale, ma anche un governo nel caos a causa delle dimissioni di Jean-Paul Delevoye, colui che su indicazione di Emmanuel Macron ha ideato la riforma che ha scatenato una serie di proteste nel Paese. Delevoy era stato nominato due anni fa per disegnare la riforma. Dimettendosi ha parlato di “attacchi violenti” e “falsità” contro di lui ma con l’obiettivo reale di “colpire un progetto essenziale per la Francia”. L’Eliseo ha annunciato che “al più presto” Delevoye sarà sostituito.

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