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Francois Hollande dichiara: “la Francia è in guerra”

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Il presidente francese Francois Hollande a Versailles, di fronte alle Camere riunite in seguito agli attentati di Parigi afferma: “La Francia è in guerra! Gli atti commessi venerdì a Parigi sono atti di guerra”.

Hollande spiega: “L’aggressione contro il nostro Paese è un’aggressione contro i suoi valori, la sua gioventù e il suo stile di vita perchè noi siamo la patria dei diritti dell’uomo. Quella che viviamo non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna. Sono vigliacchi che hanno sparato sulla folla disarmata”.

“Gli attentati, continua, sono stati decisi, pianificati in Siria, organizzati in Belgio e condotti sul nostro territorio con complici francesi”.

“La nostra Repubblica non è una repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell’uomo”, incalza il capo dello stato francese.

“Sono qui per sottolineare l’unità nazionale e per sottolineare la nostra determinazione. La Francia ha affrontato molte prove e nella storia “coloro che hanno voluto sfidarla sono stati i perdenti” e poi aggiunge: “il popolo francese non si rassegna”.

Davanti alle Camere riunite a Versailles il presidente garantisce che “La Francia intensificherà gli attacchi in Siria. I miei complimenti ai piloti francesi che ieri hanno portato a termine l’operazione a Raqqa. Non dobbiamo contenere quest’organizzazione, la dobbiamo distruggere, aggiunge riferendosi all’Isis. “Serve una grande e unica coalizione per combattere questo esercito terroristico” dell’Isis. Vedrò Obama e Putin per unire le forze.

Il presidente francese ribadisce che già da mercoledì verrà presentato un “progetto di legge per prolungare lo stato d’emergenza a 3 mesi e di adattarlo alle tecnologie e alla minacce con le quali ci confrontiamo oggi. “La legge era degli anni ’50, – spiega Hollande – ma noi dobbiamo modificarla perché siamo di fronte a queste minacce. Dobbiamo modificarla e io chiedo al parlamento di approvare il decreto. Il primo ministro chiederà al parlamento di adottare un regime giuridico completo”. Per il presidente francese va “modificata anche la Costituzione”.

Prima dell’intervento del presidente i parlamentari hanno osservato un minuto di silenzio.

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