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Giulia Tramontano uccisa nel salotto di casa. La conferma arriva dalla scientifica

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Giulia Tramontano è stata uccisa nel salotto del suo appartamento di Segrate. Lo confermano le tracce di luminol, che “si è acceso per parecchi minuti” per via di una copiosa presenza di sangue che nemmeno un’accurata pulizia è riuscita a cancellare. Lo ha confermato in aula il responsabile della scientifica dei carabinieri sentito come testimone al processo in cui è imputato Alessandro Impagnatiello, l’ex barman che ha confessato di aver accoltellato la compagna 29enne al settimo mese di gravidanza.

Nel suo interrogatorio l’investigatore, anche con l’aiuto di slide, ha ripercorso le tappe dei rilievi fatti sull’auto, nell’abitazione, nel box e nella cantina. Come ha spiegato: “nella macchina di Impagnatiello è stata riscontrata una fortissima luminescenza nel pianale del baule. È durata più di due minuti. Invece nell’appartamento, il pavimento della sala si è illuminato quasi a giorno, mentre gli accertamenti sul divano e sul tappeto hanno dato esito negativo. E questo perche’ il primo, al momento del brutale assassinio, era stato a mio avviso probabilmente coperto con un telo mai ritrovato e il secondo tolto dal pavimento”.

L’investigatore, inoltre, ha spiegato di “aver repertato parecchi flaconi di ammoniaca e candeggina, sacchi di plastica e guanti”, ovvero del materiale, per ripulire la scena del delitto e per sbarazzarsi del corpo di Giulia.

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