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I Dupe’ in radio con “Prendo il Largo” intervistati da ART-News

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Abbiamo incontrato Stefano Paladini voce e chitarra della Band Dupè originaria di Grosseto e formata, oltre che dal suo frontman, da Filippo Scandroglio (chitarra, ukulele, armonica, cori ) Lorenzo  Giallini (batteria)  ed Emanuele    Cardile (basso). ART-News oggi vi porta nel mondo un po’ pop e un po’ surf di quattro amici e musicisti che dallo scorso Dicembre sono in rotazione radiofonica con il loro nuovo singolo “Prendo il largo“. Un brano, composto e arrangiato dai DUPE’ e registrato e mixato da Riccardo Cavalieri presso lo studio “La Kava” .

Cosa vuol dire una band come la vostra che si classifica come band surf-pop?

“In realtà non ci piacciono molto le etichette. Surf-pop è una sorta di provocazione perché di fatto non esiste un genere musicale che si chiama surf-pop. Avevamo scelto surf-pop perché siamo appassionati di surf e pop perché Prendo il Largo è un brano abbastanza pop, ma in realtà ci piace spaziare molto e forse attualmente il nome che più ci sta simpatico è “jam-rock”.

La vostra musica da cosa è maggiormente influenzata?

“La nostra musica è influenzata soprattutto dai nostri artisti preferiti e dalle nostre necessità di esprimersi e raccontare storie. Dal punto di vista musicale i generi che ci influenzano molto sono i vecchi blues dai suoni un po’ distorti, ma anche sonorità più acustiche che ritroviamo in artisti come Jack Johnson”.

Attualmente siete in rotazione radiofonica con il singolo Prendo il largo, com’è nato?

“Prendo il largo è stata composta e arrangiata in meno di una settimana, il tutto è partito dal riff di chitarra che si sente all’ inizio, un giro di ukulele e poi il tutto è venuto fuori in modo molto naturale e spontaneo”.

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I vostri brani come nascono?

“I nostri brani nascono spesso e volentieri casualmente da sessioni di prove strumentali dove suoniamo molte ore improvvisando senza fermarsi. Oppure da riff di chitarra o ukulele poi sviluppiamo la canzone ponendo molta attenzione sulla melodia della voce e arrangiamenti”.

I Dupè nascono nel 2013 in quale circostanza?

“Nasciamo nel 2013, inizialmente come duo acustico formato da me e Filippo Scandroglio. Dopo un periodo passato a fare cover, abbiamo iniziato a comporre brani inediti. Sentivamo il bisogno della parte ritmica per sostenere il sound che volevamo avere così abbiamo chiamato Lorenzo Giallini, il batterista del nostro ex gruppo, ed Emanuele Cardile al basso che ci è stato consigliato dal suo insegnante”.

Dall’origine del vostro nome deduco siate tutti dei fumatori o sbaglio?

“Diciamo di si, chi più e chi meno. Il nome “Dupe’” deriva da un modo di dire tutto “maremmano” che significa due tiri di sigaretta ed è anche un gioco di parole perchè “du” sta per “due” e all’inizio eravamo in due”.

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Quali sono i vostri punti di riferimento nella musica internazionale ed italiana?

“I nostri punti di riferimento e i nostri idoli dell’infanzia sono tutti artisti non italiani. Le nostre influenze vengono dal blues, dal rock americano e inglese, dal reggae. Ascoltiamo anche musica italiana, in particolare quella underground”.

Prossimi progetti in cantiere?

“In cantiere abbiamo la realizzazione del nostro primo EP. Vogliamo continuare ad avere una bella attività live come in questo periodo e condividere la nostra musica con più persone possibili”.

 Maggiori info suFacebook Dupè

Carmen De Sio

c.desio@art-news.it

Twitter:CarmenDeSio

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