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Legge elettorale. Bersani stronca la proposta Pd: “ennesimo pasticcio”

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Continuano i problemi legati alla legge elettorale. La proposta fatta dal Partito Democratico, il “Rosatellum”, dal nome del capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato, non sembra trovare il favore dell’ex segretario Dem Pier Luigi Bersani che su Facebook si sfoga dichiarando: con il Rosatellum “non si garantisce la governabilità, si lede la rappresentanza e si abbonda nei nominati. Insomma, siamo di nuovo all’eccezionalismo italico, siamo all’ennesima e pasticciata invenzione dell’ultima ora”. Così Pier Luigi Bersani su fb stronca la proposta del Pd. “Se ci fosse senso di responsabilità – scrive Bersani – si sentirebbe l’esigenza di presentare agli italiani ormai insofferenti un sistema che avesse già dimostrato di funzionare. Il Mattarellum davvero, oppure il tedesco, oppure il francese, oppure lo spagnolo o il portoghese o l’inglese. Qualcosa che esista insomma. Basta con le invenzioni ad usum delphini”.

“Sulla legge ecco la mia personalissima opinione .- continua Bersani – Adesso che c’è il testo, nero su bianco, della proposta Pd temo che Prodi e Pisapia dovranno riconsiderare le loro pur cautissime aperture. Questa proposta non c’entra un bel nulla con il Mattarellum. Qui c’è una scheda sola, non due. Qui si allude non certo alla coalizione ma piuttosto a confuse accozzaglie a fini elettorali fra forze che il giorno dopo riprendono la loro strada”.

La replica di Rosato. “La nostra proposta di legge ripercorre quello che abbiamo sempre detto ma la valutazione di Bersani è condizionata da una sorta di rancore verso Matteo Renzi e nulla ha a che fare con il merito”. Così Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, interpellato sulla stroncatura da parte dell’ex segretario del Pd. “Per Bersani mi sembra ci sia un problema irrisolvibile, in un rapporto da ricostruire nel centrosinistra”, ha sottolineato Rosato.

Intanto il presidente della Commissioni Affari Costituzionali Andrea Mazziotti ha sospeso i lavori per conferire con la presidente della Camera Laura Boldrini sul mantenimento o meno della data del 29/5 per l’arrivo in Aula della legge elettorale. “Mazziotti ha ritenuto di chiedere a Boldrini di convocare urgentemente la capigruppo per chiedere se la data è ancora quella”, ha spiegato il capogruppo Pd in commissione Emanuele Fiano.

La proposta Dem, se alla Camera sembra avere quasi sicuramente i numeri per passare, al Senato potrebbe avere vita più difficile. Ecco perché sono necessari accordi con senatori del centrodestra e del gruppo Misto.

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