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Libia, intesa a Berlino sul cessate il fuoco. Tutti d’accordo su soluzione politica

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La Conferenza di Berlino, il più grande vertice sulla Libia della storia, si chiude con un primo passo avanti nel cammino verso la pace. In Germania è stato approvato ieri un documento – di circa 6 pagine e 55 punti – con al centro tre obiettivi fondamentali: favorire il cessate il fuoco, rispettare l’embargo contro le armi e tirarsi indietro dalle interferenze. Secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel, tutti e 15 i Paesi che hanno partecipato al summit si sono trovati d’accordo su una soluzione politica, senza nessuna possibilità per un’opzione militare.

Rimangono, però, le diffidenze reciproche tra i due attori principali nella crisi libica, il premier Fayez al-Sarraj e il generale Khalifa Haftar. I due non si sono mai incrociati, hanno avuto colloqui separati con tutti e non hanno partecipato alla tavola rotonda. Ma hanno comunque acconsentito a un comitato militare dei 5+5, per monitorare la tregua.

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sottolineato come non ci sia ancora nessun “dialogo serio” tra Fayez al Sarraj e il generale Khalifa Haftar. Che ci siano ancora molti passi da fare per risolvere la crisi, lo ha sottolineato anche la stessa Merkel che, dopo 4 ore di vertice, ha ricordato: tra Serraj e Haftar “ci sono tante divergenze, non si vogliono parlare”. “Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha detto ancora la cancelliera – ma abbiamo creato lo spirito, la base per poter procedere sul percorso Onu designato da Salamè”.

A vertice concluso, il premier Giuseppe Conte ha assicurato che l’Italia è “assolutamente disponibile ad essere in prima fila anche nella direzione di una missione di monitoraggio della pace. Ovviamente passando dall’Onu”. “Il risultato raggiunto oggi è importante – dice invece il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – perché tutti i soggetti seduti al tavolo hanno una grande influenza sulle parti libiche e se tutti concordano sugli obiettivi che abbiamo raggiunto, e così è, questo fa ben sperare per il futuro del popolo libico e per tutto il Mediterraneo”.

“Tutti si sono impegnati a ritirarsi dalle interferenze negli interessi libici. E’ un principio che deve essere rispettato”, ha sottolineato il segretario generale Onu, Antonio Guterres al termine della Conferenza di Berlino. “Oggi è un giorno meraviglioso”, ha detto invece l’inviato speciale dell’Onu per la Libia Ghassem Salamè auspicando che da oggi si possa implementare tutto quello che è stato deciso ieri.

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