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Medio Oriente, partito l’attacco dell’Iran. Tajani: “Situazione preoccupante”

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L’annunciato e preoccupante attacco dell’Iran è arrivato nel corso della notte. Più di 200 attacchi con missili e droni hanno colpito Israele, anche se il 99% dei quali sono stati intercettati. Limitati i danni, anche se sarebbe stato segnalato il ferimento di una bambina. L’Iran rivendica di aver colpito diversi obiettivi nello Stato ebraico e inferto in particolare “duri colpi” alla base aerea del Negev. L’esercito israeliano parla di “escalation grave e pericolosa” e annuncia una risposta.

Come previsto, dunque, è arrivata la annunciata risposta iraniana all’attacco di Israele a Damasco del primo aprile,  in cui era stato ucciso un alto generale dei Guardiani della Rivoluzione. Una risposta che non è piaciuta alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che condanna “fermamente l’attacco palese e ingiustificabile dell’Iran contro Israele”. E invita “l’Iran e i suoi delegati a cessare immediatamente questi attacchi”. Condanna anche da parte della Germania che parla di un’azione “che potrebbe gettare un’intera regione nel caos”. Lo ha scritto sul suo profilo X la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, esortando a uno stop immediato. Una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si terrà alle 22 ora italiana.

Intanto anche l’Italia si è espressa su quanto accaduto nella notte e per bocca del ministro degli Esteri Antonio Tajani parla di una “Situazione preoccupante”. Tajani spiega la posizione del governo nei confronti dell’attacco di Teheran allo Stato ebraico e del crescente rischio escalation di queste ore. “Speriamo che questo attacco non si ripeta. E che sia, come mi ha detto ieri il ministro degli Esteri iraniano, una risposta all’attacco israeliano al consolato dell’Iran a Damasco”. “I messaggi che arrivano da parte iraniana all’Onu – continua Tajani – è che l’operazione di attacco si è conclusa con questo lancio di missili e di droni. Staremo a vedere cosa accadrà e che danni ci saranno”.

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