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Mixed zone, parlano gli sconfitti Dalic e Deschamps: testa alta ma con tanta amarezza

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Mixed zone, quarti di finale di Euro 2020, crollano anche Croazia e Francia, la prima battuta da una Spagna non perfetta ma più cinica, la seconda da una difesa che incredibilmente ha fatto acqua da tutte le parti. Avanti Svizzera e Spagna, con gli elvetici forti dei campioni del mondo ai calci di rigore dopo uno spettacolare 3-3. La Spagna vince invece 5-3 ai tempi supplementari dopo essere stata rimontata in pieno recupero, durante i 90 regolamentari. Andiamo a vedere cosa hanno detto gli sconfitti Deschamps e Dalic, partendo dal ct francese.

GARA PERSA NEL FINALE- “Dove è nata la sconfitta? All’80’. Perché avevamo sbagliato il primo tempo, correggendo facendo tutto quel che potevamo fare, fino al 3-1 per noi. Poi un poi di febbrilità ha rimesso in corsa la Svizzera, che ha fatto due gol. Fa male ma è il calcio, dobbiamo accettarlo. Abbiamo vissuto momenti incredibili con un gruppo unito.

DIFESA A TRE- “La difesa a 3? L’abbiamo già sperimentata 2-3 volte nelle qualificazioni e nelle amichevoli. Nonostante abbiamo sbagliato il primo tempo va dato atto alla Svizzera di aver fatto una grande partita, ma l’avevamo recuperata, eravamo sulla strada giusta”.

FUTURO – “Io sono tranquillo. Il calcio è fatto così: quando vinci è merito dei giocatori, quando perdi è colpa dell’allenatore. Mi assumo le responsabilità di questa sconfitta, ma va accettata. Fa male, però ci saranno dei domani più felici”.

Altro sconfitto ma con orgoglio, Zlatko Dalic, commissario tecnico della Croazia, ha parlato al termine del match contro la Spagna. Le sue dichiarazioni ai canali ufficiali della UEFA.

OBBIETTIVO COMUNQUE RAGGIUNTO- «Abbiamo giocato bene e fatto tutto il possibile raggiungendo il 3-3 che ci ha portato ai supplementari. Abbiamo avuto alcune occasioni ma alla fine non siamo riusciti a vincere. Il nostro obiettivo era quello di arrivare alla fase finale e ce l’abbiamo fatta, poi abbiamo incontrato una Spagna davvero forte. A noi mancavano due giocatori chiave come Lovren e Perisic. Abbiamo dato il massimo per raggiungere un grande obiettivo e ci siamo andati vicini».

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