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Mixed zone, Pioli: “Ora aspetteremo il sorteggio. Mi auguro di non incontrare le squadre italiane”. Conte: “Rimanere? Io continuo a lavorare, rispetto il mio contratto col Tottenham”

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Mixed zone, il Milan pareggia 0-0 contro il Tottenham a Londra e accede ai quarti di finale di Champions League, esattamente undici anni dopo l’ultima volta. Pioli a fine gara è chiaramente soddisfatto. 

FATTA- “Ce l’abbiamo fatta, siamo stati bravi. Ho chiesto personalità, potevamo palleggiare di più ed evitare di scavalcare, ma non abbiamo mai mollato. Abbiamo meritato per come abbiamo giocato le due partite. Il Milan deve fare un passo alla volta, prima era importante passare il girone, oggi gli ottavi e ora aspetteremo il sorteggio. Mi auguro di non incontrare le squadre italiane”.

ORA IL CAMPIONATO- “Ci buttiamo nuovamente sul campionato, ma siamo contenti perché ci tenevamo molto. Sognare è bello e aiuta a lavorare meglio, ora testa al campionato”.

CAMBIO MODULO- “Ho preso questa decisione dopo la sconfitta col Sassuolo perché del vecchio sistema funzionava ben poco. Probabilmente non è solo una posizione diversa in campo a cambiare, ora la squadra lavora di più e con più partecipazione, abbiamo dei difensori centrali per giocare così e le caratteristiche c’erano per cambiare. Non abbiamo cambiato i concetti, vogliamo essere aggressivi e forse ora abbiamo la solidità che cercavamo”.

SENSAZIONI- “Avevamo voglia di giocare con continuità, dobbiamo essere sempre così anche se il campionato italiano è difficile. Dobbiamo giocare con questa energia e voglia di ottenere risultato. Giocare in Champions è gratificante, ora dobbiamo recuperare in campionato per stare nelle prime quattro”.

PROSPETTIVE- “Da qui dobbiamo portarci l’entusiasmo per ricominciare. Mi piace pensare che di impossibile nello sport non c’è nulla. Poi chiaro, rimarranno solo le più forti d’Europa e le difficoltà aumenteranno, ma sono sicuro che tutte le esperienze fatte in Europa, soprattutto quelle negative, ci hanno aiutato a salire di livello. Adesso dobbiamo approfittare di queste esperienze positive per crescere in autostima e giocarci i quarti con convinzione e con fiducia”.

E poi Antonio Conte, tecnico sconfitto che valuta già un addio per fine stagione. Così ai microfoni di Prime Video

RIFLESSIONI- “Il mio rapporto con la Champions? Non parliamo dell’allenatore, parliamo sempre delle squadre. Quando si vince vincono le squadre e lo stesso vale quando si perde. Mi fa sorridere questa considerazione… Questa è una squadra che sicuramente deve lavorare tanto per diventare competitiva a livelli importanti come richiesto per chi gioca in Premier League. C’è un bel po’ di strada da fare. Io sono qui da 14 mesi, non dimentichiamoci che l’anno scorso siamo usciti ai gironi in Conference League, mentre quest’anno abbiamo fatto un step in avanti, vincendo il girone di Champions. Poi agli ottavi abbiamo incontrato la squadra campione d’Italia, mentre noi non vinciamo nulla da tantissimo tempo. A livello di storia si sono incontrate due squadre molto differenti, noi abbiamo fatto già un miracolo ad arrivare in Champions l’anno scorso”.

SULLA GARA- “Il percorso è ancora lungo. Oggi ho visto l’impegno, c’è poco da dire da quel punto di vista, però, bisogna essere più determinanti, specialmente in fase offensiva. Noi l’avevamo preparata in maniera diversa sulla circolazione palla, ma abbiamo fatto molto fatica anche quando riuscivamo a trovare delle situazioni di libertà. Spesso ci fermavamo e tornavamo indietro. Alcuni calciatori devono fare degli step di crescita anche in termini di personalità in questo tipo di partite. Nel complesso è stata una gara equilibrata, la qualificazione l’abbiamo persa all’andata”.

FUTURO- “Se ho voglia di rimanere? Io continuo a lavorare, rispetto il mio contratto col Tottenham, a fine stagione si faranno le valutazioni in maniera serena. Vediamo come finisce la stagione, magari mi esonerano anche prima se avevano altre aspettative (ride-ndr)”.

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