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Naufragio a Crotone, si cercano i dispersi. La Procura indaga sui soccorsi

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Proseguono le ricerche dei dispersi nel naufragio a largo di Crotone, secondo le stime sono tra 27 e 47, ma continuano anche le indagini della Procura di Crotone indaga sui mancati soccorsi al barcone e sul rimpallo di responsabilità tra Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Frontex.

Nell’ultima riunione del Centro coordinamento soccorsi, che si è tenuta in Prefettura a Crotone, è emerso che le ricerche, coordinate dalla Direzione marittima di Reggio Calabria, proseguiranno a oltranza per tutto il fine settimana con mezzi aerei, navali, nucleo di sommozzatori e personale a terra. Le condizioni meteo in peggioramento potrebbero rendere ancora più difficoltose le ricerche.

Sul fronte delle indagini relazioni di servizio, brogliacci e tutte le comunicazioni intercorse tra la Guardia di finanza e la Guardia costiera, compresa l’ultima una decina di minuti prima dello schianto, saranno oggetto dell’analisi della Procura di Crotone. Dopo quello sul naufragio, i magistrati hanno aperto un altro fascicolo per far luce su quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica al largo, prima che il barcone finisse su una secca a 100 metri dalla spiaggia di Cutro. Il fascicolo è al momento senza ipotesi di reato e contro ignoti, ma i magistrati hanno delegato i carabinieri ad acquisire gli atti proprio per verificare se vi siano state falle penalmente rilevanti nella catena dei soccorsi nelle ore antecedenti il naufragio.

“Io sono per fare chiarezza, ma nessuno tocchi la guardia costiera”, dice il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi.

Intanto ieri, a Crotone, si è tenuta la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che si è recato prima all’ospedale, per un incontro con i feriti, e poi alla camera ardente per rendere omaggio alle vittime della strage e per parlare con i loro famigliari, a cui ha garantito sostegno.

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