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Nozze gay: si apre la polemica. Alfano: “il consiglio di stato mi dà ragione”

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Su Carlo Deodato, il giudice del Consiglio di Stato che ha bocciato le trascrizioni da parte dei sindaci italiani di nozze gay celebrate all’estero esplode la bufera. Sul suo profilo Twitter, il magistrato si definisce “cattolico, uomo libero e osservatore indipendente di politica, giurisdizione, costumi e società”. Deodato è stato chiamato in causa per le sue posizioni dichiaratamente contro le unioni omosex dal presidente di Gaynet Franco Grillini.

La replica da parte del giudice non si è fatto attendere. “Ho solo applicato la legge in modo a-ideologico e rigoroso lasciando fuori le convinzioni personali, che non hanno avuto alcuna influenza”.

Soddisfatto il ministro Angelino Alfano che sottolinea: “L’anno scorso la mia circolare sul divieto di trascrizione nozze gay contratte all’estero: polemiche, aggressioni talvolta violente e una pioggia di ricorsi. Adesso il Consiglio di Stato mi dà ragione su tutta la linea: i matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono previsti dalla legge italiana, pertanto le trascrizioni fatte dai sindaci sono illegittime e la vigilanza è di competenza dei Prefetti. Molto bene”.

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