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Omicidio di Sofia Castelli, custodia cautelare in carcere per Zakaria Atqaoui

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Non è stato convalidato il fermo di Zakaria Atqaoui, il 23enne reo confesso dell’omicidio di Sofia Castelli, sua ex fidanzata. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Monza Elena Sechi che non ne ravvisa il pericolo di fuga. Per il ragazzo di origini marocchine, però, è stata comunque disposta la custodia cautelare in carcere, in seguito ai gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso delle indagini.

Un interrogatorio lungo cinque ore. Secondo il giudice “le ammissioni di Zakaria Atqaoui, appaiono connotate da profili di illogicità e tese a limitare la gravità del comportamento tenuto, tentando di accreditare la tesi di un ‘raptus’ momentaneo, determinato unicamente dal comportamento, a suo dire, incoerente di Sofia, che lo avrebbe illuso rispetto alla speranza di poter riprendere la relazione e poi definitivamente allontanato, bloccandolo su Instagram e rifiutandosi sostanzialmente di incontrarlo ancora”. Inoltre, per il giudice le modalità dell’omicidio per come ricostruito dai carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni e dallo stesso Atqaoui dimostrano in lui “un’evidente mancanza di controllo dei propri impulsi violenti”.

Atqaoui avrebbe cambiato anche idea su che arma utilizzare per il delitto. Nell’ordinanza di custodia cautelare si legge che il ragazzo “era andato in cucina, aveva preso un primo coltello e lo aveva scartato mettendolo all’interno dell’armadio, perché aveva la punta smussata e la lama seghettata e aveva pensato che non sarebbe stato adatto. Era tornato in cucina e ne aveva preso un altro, con il quale aveva accoltellato Sofia, che in quel momento dormiva, colpendola più volte”.

Atqaoui aveva ammesso di essere geloso e di aver temuto che Sofia rientrasse in casa dopo una serata in discoteca, la prima da single, insieme con due ragazzi con cui avrebbe avuto appunto la sera stessa. La ragazza però è rientrata in casa con un’amica, e un’ora dopo sarebbe stata uccisa dal ragazzo che la aspettava nascosto nell’armadio. L’ha aggredita mentre dormiva, colpendola almeno tre volte al collo. Nelle prossime ore è stata disposta l’autopsia.

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