Politica. Sprint sull’Italicum. Ad Aprile in aula. Renzi conferma.

Si accelera sulla legge elettorale. L’Italicum che secondo le volontà di Renzi si dovrebbe chiudere prima delle Regionali. Il tutto confermato dal calendario della Camera. Il capo del governo dirà la sua lunedì, nella direzione convocata per definire la linea sulle riforme. Ma i parlamentari a lui vicini assicurano che non ha cambiato idea: alla Camera dovrà svolgersi l’ultimo passaggio dell’Italicum, l’approvazione definitiva.

Nonostante le crepe che ormai sembrano irreparabili qualche spiraglio di un compromesso con la minoranza resta. Questa mattina Roberto Speranza ha varcato il portone di palazzo Chigi per cercare una mediazione. Il tentativo è di raggiungere un compromesso sul tetto dei nominati, per assicurare – qualora l’Italicum dovesse essere modificato – un sostegno compatto del gruppo parlamentare sia alla Camera e poi successivamente al Senato.

Intanto le opposizioni insorgono per l’accelerazione. Renato Brunetta ha parlato di “colpo di stato inaccettabile” a cui Fi si opporrà “con tutte le forze”. Sel, con Arturo Scotto, dice che il Pd ha “strumentalizzato una riforma per un regolamento di conti interno”, tra Renzi e la minoranza bersaniani. Fabiana Dadone, di M5s, ha invece accusato la presidente della Camera Laura Boldrini di essere “un semplice notaio delle decisioni della maggioranza” senza svolgere il ruolo “di tutela delle opposizioni”. Il ministro Boschi replica: “Normalmente le opposizioni sono sempre contrarie alle proposte di calendario, ma si deve pur andare avanti”.

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