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Rassegna: Italia, in campo pensando a quanto accaduto a Bruxelles. Spalletti e Southgate a confronto nella conferenze di vigilia

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Rassegna stampa di martedì 17 ottobre, Qualificazioni a Euro 2024, l’Italia di Luciano Spalletti è pronta alla gara dell’anno, contro Inghilterra nello scenario di Wembley. Dopo il 4-0 su Malta, gli Azzurri si trovano ora di fronte ad una doppia necessità, ovvero vincere per il primo posto e convincere per dare credito alla gestione di Spalletti, alla prima contro una grandissima del calcio europeo. Nella conferenza stampa di ieri Spalletti ha spiegato la strada percorsa fino a qui e quella da percorrere in futuro. Le sue parole. 

SULLA FINALE 2021- “Quella è stata una storia unica per chi l’ha vissuta e meritarla. Sarebbe ingiusto fare dei paragoni, rimarrà unica. Vogliamo ispirarci a ciò che è successo in quella gara e magari farla diventare la nostra storia. Vogliamo andare al confronto con la realtà, non ci siamo riempiti la testa di pensieri spaventosi. La realtà ci dirà di che livello siamo”. Così Spalletti alla vigilia. 

E dalla parte opposta Southgate, il quale promette battaglia per guadagnare il punto qualificazione

L’OBIETTIVO- “Alla fine il primo obiettivo è qualificarsi per l’Europeo. Le nostre prestazioni all’inizio del girone ci hanno messo in una posizione di forza. Anche se la prima cosa che vogliamo fare è vincere la partita e giocare bene, sappiamo che se è l’87° minuto ed è in parità, sappiamo che non abbiamo bisogno di fare un pallonetto in area”. Così il CT dell’Inghilterra. 

E poi le tristi parole del presidente della Federcalcio svedese Frederick Reinfeldt, il quale ha spiegato la decisione di sospendere e poi annullare Belgio-Svezia dopo l’attentato a Bruxelles

TERRIBILE- “È terribile sapere che ci sono due nostri tifosi che sono stati uccisi nei pressi dello stadio. Non sappiamo cosa è successo, non sappiamo se sono riusciti a catturare l’attentatore. Sia il team svedese che quello belga hanno preso la decisione di non continuare con la partita, penso che debba essere rispettato. A metà partita i giocatori sono stati informati di quello che era avvenuto, in situazioni del genere ci vuole sempre qualche minuto per riuscire a capire la situazione. Abbiamo parlato con i giocatori e in maniera molto veloce abbiamo preso la decisione di non continuare a giocare. Amiamo il gioco del calcio ma questa è una situazione diversa. Una scelta che abbiamo fatto per rispetto della vita e della sicurezza”. Queste le parole del presidente della Federcalcio svedese Frederick Reinfeldt.

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