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Rassegna: Juve e Pogba, ci siamo. Dybala, a Milano sì ma verso la sponda rossonera. Calhanoglu, botta e risposta con il Milan

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Rassegna stampa di giovedì 23 giugno, il calciomercato in primis con la Juventus che oggi potrebbe dare la prima sterzata ad un andamento fino ad ora incerto. Parliamo di Paul Pogba, secondo quanto riportato da Sportmediaset, nella giornata di oggi sarebbe in programma un nuovo incontro tra l’agente del francese, l’avvocato Rafaela Pimenta, e la dirigenza bianconera per gli ultimi dettagli dell’accordo. Manca l’intesa definitiva sulla durata del contratto, probabilmente un quadriennale oppure un triennale con opzione per il quarto anno. Eventuali visite e firme soltanto a luglio ma si tratterebbe chiaramente di dettagli. 

Dybala, da giocatore quasi dell’Inter ad uno quasi del Milan, il calciomercato regala continuamente sorprese e cambi di fronte

CHE SUCCEDE- Lukaku in nerazzurro, insieme a Dybala? In tanti lo avevano sognato ma ora rischia di cambiare tutto, per lo meno la parte che riguarda l’argentino. Il Milan lavora per portarlo sulla sponda rossonera, dopo la frenata nella trattativa con i nerazzurri, secondo quanto riportato da Corriere della Sera, ieri da Londra alcuni manager del gruppo Elliott avrebbero avuto dei colloqui telefonici con l’entourage del giocatore per comprendere lo stato della trattativa con l’Inter appunto e le richieste economiche da giocatore.

Calhanoglu, botta e risposta tra Inter e Milan con polemiche che molto probabilmente proseguiranno ad oltranza

QUEL MESSAGGIO DI IBRA- Calhanoglu contro Ibrahimovic ma non solo, a Tivibu Spor, soprattutto dopo il messaggio-sfottò lanciato dallo svedese durante i festeggiamenti per lo scudetto rossonero: “Ibra non ha 18 anni, è un uomo di 40 anni: io non farei cose del genere a quell’età. Quest’anno non ha praticamente giocato, non ha contribuito al titolo. Gli piace essere al centro dell’attenzione, non mi interessa. Ha scritto di me anche sul suo libro, doveva scrivere queste cose se no sarebbe stato vuoto”

CAMBIO MAGLIA- “Molto difficile ma era la mia occasione di andare nella squadra campione d’Italia. Poi ha vinto la mia ex squadra e sembrava fosse colpa mia. Penso di aver dato un buon contributo con assist e gol, il supporto dei tifosi mi aiuta molto: ho giocato quattro anni con il Milan e nessun tifoso gridava il mio nome mentre succede ogni volta che faccio riscaldamento pre-partita con l’Inter”.

INTER PIÙ FORTE- “L’Inter è molto più forte del Milan ma quella partita è cambiata al 75′, sull’1-0 per noi, dopo che siamo stati sostituiti io e Perisic. L’allenatore ha contribuito alla sconfitta, gliel’ho anche detto”.

ANCORA SU INZAGHI- “Una brava persona, capisce di calcio e sta molto vicino alla squadra. La sua insistenza è stata importante per la mia decisione di scegliere l’Inter. Evidentemente alcune mie parole sono state mal interpretate: non ho mai criticato nessun allenatore, figuriamoci mister Inzaghi che ritengo un grande tecnico e che mi ha voluto fortemente all’Inter e dato tanta fiducia. Se io e i miei compagni abbiamo fatto una grande stagione, e vinto due trofei, è tanto merito suo”.

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