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Spagna, via libera alla “legge trans” e alla riforma sull’aborto

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La legge che “depatologizza” la transessualità, è stata approvata con 191 voti a favore, 60 contrari e 91 astensioni. In aula erano presenti attivisti dei collettivi Lgbti che hanno esultato dopo il voto. “Con questa norma facciamo un passo in avanti per i diritti Lgbti e perché i minori trans si sentano più compresi, ci hanno detto che era impossibile, oggi è legge”, ha affermato la ministra per le Pari opportunità Irene Montero nel suo intervento al Congresso, prima della votazione.

Per quanto riguarda la riforma della legge sull’aborto, si tratta in realtà di un più ampio provvedimento sulla salute sessuale, tanto da comprendere anche il congedo mestruale (pagato dallo Stato), la cui durata è a discrezione del medico.

Con il ritorno alla legge del 2010 le ragazze di 16 e 17 anni di età potranno abortire senza il permesso dei genitori, mentre sotto i 16 anni servirà invece l’autorizzazione e in caso di pareri discordi interverrà un giudice; inoltre, viene garantita l’assistenza sanitaria pubblica nell’ospedale più vicino ed eliminata la “pausa di riflessione” di tre giorni.

a Spagna non è il primo Paese ad aver avallato una legge del genere: anche in Francia e in Olanda per gli over 16 è già consentito interrompere la gravidanza, senza il consenso dei genitori.

Il provvedimento è stato fortemente criticato dall’opposizione, Partito popolare e Vox, e ha creato divisioni anche all’interno della coalizione di maggioranza, formata da Unidas Podemos e Psoe) e dello stesso partito socialista durante il lungo iter parlamentare. In particolare il Psoe avrebbe voluto introdurre l’autorizzazione del giudice per il cambio di nome e sesso all’anagrafe anche per i minori tra i 14 e i 16 anni.

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