Torna l’incubo Covid a Shanghai: chiuso il Disney Resort
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Torna l’incubo Covid a Shanghai: chiuso il Disney Resort dopo la segnalazione di alcuni casi. La decisione di chiudere è stata immediata tanto che le persone che si trovavano all’interno del parco divertimenti sono rimasti bloccati all’interno della struttura. I visitatori non potranno andarsene finché non si saranno sottoposti a un test il cui risultato sia negativo. Inoltre, chiunque abbia visitato il parco dopo il 27 ottobre dovrà sottoporsi ai test anti-Covid per tre giorni di seguito.
Il Disney Resort, era già stato bloccato per oltre tre mesi durante il lockdown di Shanghai di aprile e maggio scorsi e poi è stato chiuso una seconda volta, per due giorni anche a novembre del 2021 con oltre 30.000 visitatori all’interno, dopo che le autorità avevano ordinato che tutti fossero testati per il tracciamento dei contatti.
Il governo di Shanghai ha comunicato sul suo account WeChat che il parco ha vietato alle persone di entrare o di uscire e che tutti i visitatori all’interno del sito avrebbero dovuto attendere i risultati dei loro test prima di poter andare via. Shanghai ha riportato 10 casi di Sars-CoV-2 il 30 ottobre, tutti riferiti a persone senza sintomi.
La Cina dunque continua ad usare la “tolleranza zero” nella lotta al Covid, con lockdown, limitazioni e test di massa per ridurre ogni possibilità di trasmissione del virus. Il parco delle Disney non è infatti l’unica attrazione colpita da restrizioni. L’Universal Resort a Pechino ha riaperto lunedì dopo una chiusura di cinque giorni legata alle misure di prevenzione del virus. A Macao, invece, è finito in lockdown il MGM Macao, mentre nella vicina Guangzhou un intero distretto produttivo è stato bloccato per i timori di contagio.
Nella stretta del pugno duro di Pechino anche stabilimenti industriali. Sabato 29 ottobre, sui social network circolavano video che mostravano i dipendenti della fabbrica Foxconn a Zhengzhou, che assembla iPhone per conto di Apple, arrampicarsi sulle recinzioni del sito per fuggire dopo che lo stabilimento è stato messo in lockdown per un centinaio di casi di positività.
