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Un pesce farà grande il Giappone? L’Aji Furai alla conquista del mondo

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Il Giappone è un luogo che sa sempre come stupire, per la bellezza dei suoi paesaggi, per il cibo, per la sua cultura, ma anche per le sue mille stravaganze.

Dal treno che va a brodo di Ramen, all’uomo che vuole vivere come un cane Collie, passando per chi ha sposato un ologramma o per i pisolini sul posto di lavoro per produrre meglio, sono tante le notizie che ci hanno fatto sorridere o lasciati a bocca aperta come l’ormai gettonatissimo Kanamara Matsuri o Festival del Pene d’acciaio.
Antiche tradizioni che si trasformano, per far crescere l’interesse e far alzare i flussi turistici e che spesso puntano anche sulle tradizioni enogastronomiche come nel caso dell’Aji Furai o Aji Fry, non aria fritta, quello di cui stiamo parlando, ma pesce fritto!

Chiara Bettaglio

Insomma i giapponesi ci sono arrivati con un po’ di ritardo, ma mi sa che hanno capito che certe cose funzionano alla grande per attirare interesse e turismo. Che sia un pene o un pesce cambia poco, l’importante è saperlo ‘vendere’ bene!

Iniziato in sordina, l’operazione Aji Furai, ora vuole spiccare il volo e per farlo ha bisogno di diffondere il profumo di quella croccante panatura anche al di fuori dei confini nazionali e allora come fare? Semplice! Strizzando l’occhio a chi di buon cibo se ne intende ovvero all’Italia!

Dalla sagra della Porchetta di Ariccia, a quella del fungo porcino di Cusano Mutri o di Albareto. Dalla Festa della Colatura di alici di Cetara, passando per la sagra della castagna di Montella, del tartufo di Alba, o per il Peperoncino Festival a Diamante, per arrivare alla Sagra della Cipolla Dorata di Banari, in Italia si sa, il buon cibo accontenta sempre tutti.

Dunque cosa c’è di meglio di un ambasciatore italiano del ‘Sugarello fritto’ per testimoniarne anche all’estero bontà e potenzialità? Altro che Hiroyuki Sanada, Hiroiki Ariyoshi o Hidetoshi Nakata per sponsorizzare questo pesciolino così versatile in cucina. I giapponesi hanno il palato fine e per questo hanno puntato sul Made in Italy e su Chiara Bettaglio, Main editor del sito di cultura giapponese ‘Ohayo.it’, è apparsa più volte sulla televisione giapponese sul canale TV Tokyo con degli speciali dedicati alla cucina nipponica.

Ma perché hanno scelto proprio Chiara come

Matsuura

testimonial? Innanzitutto perché i giapponesi apprezzano tantissimo quando gli stranieri diffondono la loro cultura e nel 2018 Chiara è stata protagonista di una puntata di ‘Nippòn nì ikitai’ (Chi vuole andare in Giappone) su Tokyo Tv, perché sul suo blog Food&craft aveva proposto proprio questo piatto.

Per i giapponesi si tratta di una vera prelibatezza, tanto che questo piatto lo ritroviamo anche nel film d’animazione “La collina dei papaveri”, scritto da Hayao e diretta dal figlio Goro Miyazaki. In un episodio dell’anime “My Hero Academia” l’aspirante eroe Katsuki Bakugo invece indossa una simpatica t-shirt nera con la scritta “AJI FRY” e uin disegno stilizzato a metà strada tra il nostro pezzo di pesciolino fritto e il Plus Ultra degli eroi All Might.

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