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Vertice di Sochi: Russia pronta a ridiscutere l’accordo sull’export di grano

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E’ durato circa novanta minuti il colloquio a Sochi tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Erdogan. Molti i temi sono stati toccati dai due leader, dalla situazione in Ucraina fino all’accordo sull’export del grano e del passaggio delle navi nel Mar Nero, accordo scaduto a luglio e che il Cremlino non aveva voluto rinnovare.

A proposito di questo punto all’ordine del giorno, Erdogan ha dichiarato: “La Russia è pronta per il rilancio dell’iniziativa del mar Nero. Abbiamo preparato alcune proposte assieme all’Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi”. “Inoltre” ha aggiunto “la Turchia ribadisce di essere pronta a mediare tra Russia e Ucraina per favorire negoziati diretti tra i due Paesi”.

Anche Mosca sembra essere sulla stessa linea. Ha detto Putin in conferenza stampa: “La Russia è disponibile a tornare all’accordo sul grano a patto che le controparti applichino i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi”.

Intanto, dal fronte, il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha affermato che Kiev ha prove fotografiche che dimostrano che i droni russi hanno colpito il territorio rumeno durante un attacco aereo notturno contro infrastrutture portuali ucraine sul fiume Danubio. A riportarlo è il Guardian, con l’Ucraina che quindi insiste sulla dinamica bellica nonostante ore prima la Romania avesse negato che i droni russi avessero colpito il suo territorio durante la notte.

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