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Attacco hacker mondiale: l’Italia la più colpita dopo l’Ucraina

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“La Russia potrebbe certamente essere dietro l’attacco hacker mondiale” di ieri, “ne sono convinto”. E’ la posizione ribadita oggi dal ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin in un forum all’ANSA in collaborazione con il CeSI.

La Russia sta cercando di attaccare la democrazia in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti, e “cercherà di manipolare le elezioni anche in Italia, un Paese molto importante per la Russia”, ha aggiunto il ministro di Kiev, precisando che il cyber attacco di ieri contro l’Ucraina “non è il primo”.

Intanto l’Italia è il secondo Paese, dopo l’Ucraina, più colpito dal virus, almeno secondo i ricercatori di Eset, produttore europeo di software per la sicurezza digitale. In Ucraina sono state registrate il 78% delle rilevazioni, in Italia il 10%. Gli altri Paesi colpiti sono Israele (5%), Serbia (2%), seguiti da Romania, Stati Uniti, Lituania e Ungheria, con l’1% delle segnalazioni.


Secondo gli esperti, il focolaio da cui è partita l’epidemia sarebbe MeDoc, un software per la contabilità compromesso dai cyber-criminali. E’ un programma molto usato in aziende in Ucraina, spiega la società europea.
Per Kaspersky Lab tuttavia, “Il virus non è Petya, ma nuovo ransomware, mai stato visto prima”. “Lo abbiamo chiamato ExPetr“.


Sulla vicenda la Gran Bretagna non esclude alcuna possibilità per la risposta: “Agli hacker si può replicare anche con raid” – Gli attacchi informatici possono ricevere una “risposta di qualunque tipo: via aria, via terra, via mare o nel cyber-spazio”, ha dichiarato il ministro della Difesa britannico, Michael Fallon. “Abbiamo la capacità necessaria a rivelare chi sono i cyber-delinquenti, dare loro la caccia e giudicarli”, ha aggiunto Fallon.

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