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2015, orgoglio italiano, lo sport nel cuore tra delusioni e gioie infinite

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Fabio Aru ha vinto la Vuelta 2015, la settantesima edizione del giro di Spagna, ennesimo orgoglio italiano di un anno costellato di vittorie e di sfide infinite, di lacrime, di amarezza e di gioia, come quelle di Roberta Vinci e Flavia Pennetta, amiche rivali nella storica finale femminile degli Us Open di New York.

Il 2015 inizia nel segno di Juventus, Napoli e Fiorentina, i bianconeri arrivano a giocarsi la finale della Champions League di Berlino, dove trovano un Barcellona super che porta a casa partita e coppa, contro una bella Juve, assolutamente all’altezza della situazione. Napoli e Fiorentina si fermano in semifinale di Europa League, quando i più ottimisti sognavano già una finale tutta italiana.

Ai mondiali di nuoto a Kazan, guadagniamo un settimo posto di tutto rispetto con tre ori, tre argenti e otto bronzi per un totale di 14 medaglie.  Le due facce di ogni medaglia sono quelle di Federica Pellegrini e Tania Cagnotto, la prima conquista due argenti, nei 200 e nei 4×200 stile libero, mentre la bolzanina vince l’oro nel trampolino da un metro e due bronzi nel trampolino da 3 metri e in quello sincro misto.

A tenerci con il fiato sospeso, ci sono ancora la nazionale di Basket e la moto GP, gli uomini di Pianigiani dopo la vittoria contro Israele affronteranno ai quarti la Lituania, mentre Valentino dovrà difendere i 23 punti di distacco da Jorge Lorenzo e conquistare così il decimo titolo mondiale della sua carriera.

Non ci resta che attendere ed ammirare i nostri eroi che comunque vada hanno restituito dignità ed orgoglio mondiale al nostro bel paese.

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