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M5S e Ukip: divorzio imminente in Europa

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Il M5S di nuovo alle ‘urne’. Questa volta,  con un preavviso praticamente nullo (le consultazioni si chiudono domani alle 12) Beppe Grillo chiede di scegliere quale futuro avrà a Strasburgo il Movimento.

In quale gruppo, cioè, dovrà far confluire i propri eletti e indica in maniera netta di lasciare l’alleanza con l’Ukip di Farage e far nascere un nuovo gruppo con Alde

(Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa), di cui è capogruppo Guy Verhofstadt, oggetto di durissimi attacchi da parte di Grillo a luglio 2015. Ed effettivamente questo cambio di rotta ha spiazzato non pochi esponenti pentastellati a Bruxelles come a Roma, colti di sorpresa dal cambio di passo. Duro il commento del deputato Carlo Sibilia, ex componente del direttorio che su Facebook definisce Alde come “il gruppo più europeista e federalista esistente al Pe” che ha considerato “i sette punti per l’Europa del M5s come ‘completamente incompatibili con la loro agenda pro-Europa’ definendo lo stesso Movimento ‘profondamente anti Europeo’ e il suo programma ‘irrealistico e populista’”.

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Tra i più perplessi c’è anche Matteo Salvini della Lega, spesso in sintonia con Grillo in particolare sull’Europa:

“Che tristezza… Grillo e i 5 stelle stanno ‘votando’ per uscire dal gruppo euroscettico di Nigel Farage in Europa per entrare nell’Alde, il gruppo più europeista di tutti, sostenuto alle elezioni da Romano Prodi e da Mario Monti, da sempre a favore dell’euro, dell’Europa delle banche e dell’immigrazione. Peccato, stanno passando dalle barricate alle poltrone.

#Iononmollo”, ha scritto su Facebook.

“Alde conta 68 eurodeputati e con la presenza del M5S diventerebbe la terza forza al Parlamento europeo”, scrive intanto Beppe Grillo sul blog chiedendo di decidere il futuro in Ue del Movimento che potrebbe così “acquisire un peso specifico nelle scelte che si prendono. Significa – spiega – rappresentare l’ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l’establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato”, ma “affrontare nuove sfide con maggiore determinazione”.

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