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Mixed zone, Pioli: “Mancato qualcosa in area di rigore”. Allegri: “Vogliamo essere tra le prime quattro”

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Mixed zone, 0-0 tra Milan e Juventus, 90 minuti di noia dove arriva solo un punto a testa e qualche rimpianto per i due tecnici che a fine partita si sono espressi in merito. Andiamo a vedere che cosa hanno detto al termine dell’incontro, partendo da Pioli. 

COSA È MANCATO- “Abbiamo fatto una partita giusta per il nostro momento e per l’avversario e ci è mancato qualcosa in area di rigore. Siamo stati poco precisi e decisi nella giocata finale, poi il terreno di gioco così messo male non ha aiutato. Siamo stati attenti e decisi lasciando poche occasioni alla Juventus. Il bicchiere è mezzo vuoto, ma per i punti persi contro lo Spezia piuttosto che per questo pareggio. Abbiamo due partite che ci diranno molto sul nostro futuro, se vinceremo il derby staremo attaccati all’Inter fino alla fine, altrimenti dovremo sudare la qualificazione alla Champions fino all’ultima giornata. Se vogliamo qualcosa di straordinario come risultato, dobbiamo essere eccellenti in campo”.

POCO IN ATTACCO- “Oggi abbiamo provato a cambiare qualcosa sulla trequarti e abbiamo trovato buone soluzioni. Ci è mancata l’ultima giocata negli ultimi metri, ma non imprevedibilità. Siamo arrivati bene in area, ma poi serve precisione nell’ultimo passaggio. E’ un momento del campionato dove le partite sono dure per tutte, servono guizzi e qualità. Ritroveremo anche la fluidità nel gioco così come la spensieratezza”.

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PAREGGIO GIUSTO- “E’ stata una partita equilibrata, un pareggio giusto. Stasera abbiamo tenuto il Milan a 7 punti. Ci sono ancora tante gare e per noi rimanere a distanza era importante. In caso di sconfitta saremmo finiti a -10”. “Negli ultimi venti metri abbiamo sbagliato troppo e siamo stati poco lucidi. Anche se il campo ha influito sul gioco in negativo. Abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, nel primo potevamo sfruttare meglio il campo aperto”.

ANCORA TANTE GARE- “Ci sono ancora tante gare e noi abbiamo giocato già tre scontri diretti. Stiamo giocando più da squadra, gestendo meglio i momenti del match. Abbiamo provato a vincere stasera, ma non ci siamo riusciti. Non bisogna perdere lo spirito di squadra. Dobbiamo combattere e non essere troppo presuntuosi”.

OBBIETTIVO- “Vogliamo arrivare tra le prime quattro e nelle ultime partite abbiamo guadagnato tanti punti. Ora dobbiamo recuperare fisicamente perché abbiamo sprecato molte energie. Abbiamo ereditato la squadra con Locatelli dentro e un Ronaldo in meno. Non sono cambiate la caratteristiche dei giocatori, i ragazzi sono cresciuti in autostima. Su 12 partite per 8 volte non abbaino subito gol, nelle ultime partite abbiamo fatto quattro gol a Roma, quattro in Coppa Italia. Forse è meglio che metto Landucci in panchina perché quando sono io in panchina quattro gol non si fanno mai. Crescerà la condizione di Dybala, Morata troverà più gol, Kean ci darà una mano”.

SINGOLI- “Rugani è un bravissimo giocatore. Le qualità non si cambiano. Negli ultimi due anni non aveva quasi giocato, ma l’ho trovato con più personalità e più tranquillo. E’ un giocatore che si mette a disposizione e credo che i giocatori quando hanno fiducia dell’allenatore possano rendere al meglio. Stasera ha fatto una partita straordinaria. Ha fatto degli interventi nel primo tempo da difensore vero e ha fatto delle letture importanti. E’ un ragazzo che merita”.

SU DYBALA- “Dybala ha fatto una buona gara. Anche lui ha avuto un problema di gastroenterite, ma meno di De Ligt e l’ho buttato comunque in campo. Le condizioni del terreno di gioco poi ha messo in difficoltà i giocatori più tecnici come lui”.

CHIESA E DIFFICOLTÀ- “Noi ci arriviamo lì vicino, solo che sbagliamo troppo. Federico, a cui faccio un grosso in bocca al lupo, è un giocatore che strappa ed è importante all’interno di una rosa. E’ un giocatore che ci manca. Abbiamo Bernardeschi, Kulusevski e ora Aké, che un po’ di caratteristiche da spacca-partita. Abbiamo una rosa importante e con questi dobbiamo andare avanti e cercare di ottenere il massimo dei risultati”.

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