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Emergenza incendi in Europa. Guterres: “Azione collettiva o suicidio collettivo”

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E’ emergenza incendi in Europa. La Spagna è in preda da 10 giorni a un’ondata di caldo estremo e ha visto migliaia di ettari devastati dalle fiamme, con migliaia di cittadini costretti a fuggire dalle proprie case. Nelle ultime ore le autorità spagnole hanno registrato circa 20 roghi ancora fuori controllo in diverse parti del Paese. In Francia la situazione si è deteriorata nella regione della Gironda, dove gli incendi hanno divorato quasi 11 mila ettari di bosco da martedì scorso. Nel Paese oltre 16 mila persone, fra residenti e turisti, sono state evacuate. In Portogallo i roghi hanno ucciso due persone e ne hanno ferite una sessantina, e hanno distrutto fra i 12 mila e i 15 mila ettari.

E a proposito di incendi il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di fronte ai ministri di 40 Paesi riuniti per discutere della crisi climatica ha dichiarato: “Gli incendi e le ondate di calore che stanno devastando vaste aree del pianeta mostrano che “l’umanità sta affrontando un suicidio collettivo”. Guterres ha aggiunto: “Metà dell’umanità è in pericolo, a causa di inondazioni, siccità, tempeste estreme e incendi. Nessuna nazione è immune”. Poi ha aggiunto: “Abbiamo una scelta. Azione collettiva o suicidio collettivo”.

E secondo Coldiretti, l’aumento delle temperature sta causando enormi danni alle coltivazioni, bruciando fino al 70% dei raccolti da nord a sud dell’Italia. Il fenomeno, unito alla siccità che da tutto il 2022 ostacola la ripresa del comparto agricolo, ha già causato 3 miliardi di danni. I dati sulla produzione rendono bene la portata del problema: -45% mais e foraggi, -20% latte, -30% frumento, -30% riso, -15% frutta e -20% cozze e vongole, uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po.

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